Roma – “Il bilancio 2016 è stato costruito in modo coerente con il Patto di stabilità e crescita, rispettando i requisiti fissati dalla Commissione per la richiesta dei margini di flessibilità consentiti” dai trattati. Così il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, difende la manovra varata dal governo dopo che l’esecutivo europeo ha deciso di rinviare a primavera la valutazione definitiva, mantenendo riserve sull’abolizione delle tasse sulla prima casa, sul rinvio dell’aumento dell’aliquota Iva e sul riconoscimento della flessibilità richiesta dall’Italia.
Il titolare di Via XX Settembre guarda alle note positive espresse dalla Commissione europea. Il parere pubblicato stamattina, sottolinea, “riconosce” il frutto di “riforme strutturali e politiche di bilancio orientate alla crescita e all’occupazione”. Per il ministro, grazie a queste “scelte del governo, la ripresa che si è manifestata nel 2015 accelera nel prossimo anno, contribuendo così al calo del debito”.
Le opposizioni hanno invece colto l’occasione per lanciare critiche al governo. Secondo il Movimento 5 stelle, la Commissione “sbugiarda il premier sul tanto sbandierato taglio delle tasse, ottenuto con l’aumento del deficit di bilancio e quindi contro le indicazioni Ue sul contenimento della spesa pubblica”. I pentastellati, con il loro capogruppo in commissione Politiche Ue, Sergio Battelli, accusano Renzi di fare “più debiti oggi per poi dover ripresentare il conto agli italiani nella prossima primavera, con una manovra correttiva”.
Accuse analoghe arrivano dal presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, il quale ritiene che “il monito scandito chiaro e tondo” dall’esecutivo europeo sia che “non si tagliano le tasse in deficit”. Brunetta sottolinea le critiche della Commissione sul taglio delle imposte sulla casa. Nonostante abbia più volte ricordato che si tratta di un cavallo di battaglia del suo partito, adesso coglie l’occasione di sottolineare le “forti critiche alla cancellazione della Tasi, la cui platea renzi sta invece cercando di ampliare”.
In effetti, sul taglio delle imposte ci sono alcuni emendamenti, presentati in commissione Bilancio al Senato, per estendere l’esenzione agli immobili concessi in comodato ai figli e a quelli occupati dal coniuge separato. Allo stesso modo si amplia la platea delle esenzioni Imu, con l’estensione alle abitazioni delle cooperative assegnate agli studenti. Le modifiche introdotte, secondo il capogruppo Pd in commissione, il senatore Giorgio Santini, “valgono 150 milioni” di euro. Da Giovedì il provvedimento passerà all’esame dell’Aula dove sabato è previsto il voto finale sul testo che poi verrà inviato a Montecitorio.