Bruxelles – “L’Isis è una minaccia per tutti”, è quelli avvenuti a Parigi venerdì scorso non sono stati attacchi contro un Paese solo o contro l’Europa ma “contro la civiltà”. Lo ha dichiarato Federica Mogherini, al suo arrivo al Consiglio Ue Affari esteri. Gli attentati a Parigi, a Beirut e negli altri Paesi del Medio Oriente e l’abbattimento dell’areo dei turisti sul Sinai “ci danno un nuovo senso di urgenza. Dobbiamo trovare un modo per mettere effettivamente fine alla guerra in Siria e per sconfiggere lo Stato islamico una volta per tutte” ha continuato l’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri.
In Siria è necessario concordare un “cessate il fuoco”, che “non riguardi l’Isis e altri gruppi terroristici” e “avviare una transizione politica”, portando “al tavolo le opposizioni” al regime di Bashar al-Assad, ha aggiunto Mogherini sottolineando che le priorità sono prevenire nuovi attentati, battere i gruppi terroristici in tutta la regione e per farlo bisogna “lavorare con i partner di tutto il mondo”. Unire le forze politiche, militari e diplomatiche è la soluzione per combattere il terrorismo, “vogliono dividerci, ma siamo ancora più uniti” ha dichiarato Mogherini.
L’Ue è intenzionata a “combattere l’Isis e le sue ramificazioni con ogni mezzo possibile, non solo in Siria, in Iraq ma in ogni territorio contagiato da Da’esh ( acronimo arabo per Isis, ndr), così come alcune zone dell’Africa”, ha assicurato Mogherini, che riferendosi al summit di Vallettia sull’immigrazione ha affermato che “l’agenda con i partner dell’Africa non si focalizza solo sulla migrazione, bensì anche sulla sicurezza, sulla lotta al terrorismo e sul rispetto dei nostri valori universali: democrazia, libertà e pace”.