Roma – Sui sistemi per il contrasto alla Xylella fastidiosa, la malattia che si è diffusa tra gli ulivi in Puglia, il governo italiano sta con la Commissione europea: nessun rallentamento nel programma che prevede l’abbattimento delle piante infette e di quelle sane che si trovano nel raggio di 100 metri da esse. È il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina a spiegarlo: “Di fronte all’emergenza bisogna avere la capacità di mantenere i tempi che ci siamo dati”.
Il ministro, dunque, è perfettamente allineato a quanto espresso dal commissario europeo per la Sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, in una missiva a Pacelink Taranto, l’associazione che chiedeva uno stop alle eradicazioni di ulivi in seguito alla scoperta di una terapia che sembra in grado di ‘resuscitare’ le piante affette dal batterio della Xylella.
Martina annuncia che discuterà della questione con il commissario. “Lo incontrerò lunedì prossimo”, annuncia. Poi indica che “nelle prossime ore” verrà adottato “un piano consistente per la ricerca” di una terapia contro la diffusione della malattia. Però, conferma, non c’è nessuna intenzione, da parte dell’esecutivo, di chiedere all’Ue il permesso di rallentare sulla tabella di marcia stabilita per gli abbattimenti. Secondo il titolare delle Politiche ambientali, infatti, “il piano per l’emergenza e la ricerca di una cura devono procedere di pari passo”.