Bruxelles – La crisi greca ha costituito la più grave minaccia per l’Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il piano di Schäuble era chiaro: cacciare Atene dalla Zona Euro per poi ristrutturare tutta l’Unione, creando un nucleo a guida tedesca e una periferia marginale. Dietro i negoziati per salvare Atene, in gioco non c’era solo il destino di Tsipras ma l’avvenire dell’Europa.
Nel suo libro “La notte dell’Europa” scritto con Thomas Fazi (curatore del settimanale di Eunews, Oneuro), Gianni Pittella (Presidente del Gruppo Socialista e Democratico al Parlamento Europeo) , uno dei protagonisti della trattativa, ricostruisce i retroscena dei negoziati. L’ambiguità della Merkel, il ruolo costruttivo giocato dalla Commissione europea, i dubbi e l’evoluzione di Tsipras, il compito decisivo di Renzi: tutti questi elementi sono analizzati attentamente. “Salvare la Grecia” diventa il simbolo di una speranza europea, l’idea cioè che si possa costruire un’altra Europa che vada oltre il dogma dell’austerità. In questa prospettiva, il libro di Pittella è una invocazione alla sinistra europea perché riprenda la bandiera della battaglia contro il rigorismo economico. Un’altra Europa va costruita e per fare questo è necessario aprire un confronto con tutte le forze e i cittadini interessati al cambiamento.
Non si tratta quindi né di osannare né di demonizzare la nuova sinistra radicale ma di riconoscerla come interlocutrice. Dietro al voto a movimenti come Syriza e Podemos c’è infatti la stessa domanda contro l’austerità e per il cambiamento dell’Europa che anima molti elettori delle forze tradizionali del centro-sinistra. La crisi greca può allora diventare il nuovo laboratorio per ripensare e ricostruire l’Europa. Il volume viene arricchito da un’attenta analisi – di Thomas Fazi – delle origini della crisi greca, dei problemi strutturali del Paese fin dal momento del suo ingresso nell’Euro e degli effetti negativi che su di essi ha avuto l’architettura del sistema finanziario europeo e le abnormi misure di austerità imposte.