Bruxelles – Gli stipendi dei dipendenti dell’Unione europea saranno adeguati al costo della vita e avranno un aumento del 2,4%. Una cifra in sé non altissima ma comunque un gesto che ha fatto infuriare gli eurodeputati del Movimento 5 Stelle Marco Zanni e Marco Valli. Nel mezzo delle trattative tra Parlamento e Consiglio Ue sul bilancio comunitario “è spuntata all’improvviso una norma che aumenterà gli stipendi di oltre 50mila funzionari europei”, denunciano i due deputati M5s criticando il fatto che “con il vecchio continente in deflazione, in un periodo di crisi e di austerità, in cui tutti i cittadini sono chiamati a sacrifici e sforzi smisurati, l’Europa decide senza alcuna ragione di aumentare i salari dei propri dipendenti”. Stipendi che “sono già di altissimo livello, che sono fuori mercato se paragonati al settore privato e che non hanno alcun bisogno di nessun ridicolo ‘adeguamento al costo della vita’”, aggiungono. Anche se solo del 2,4%, moltiplicato per tutti i funzionari questo aumento “costerà a tutti i cittadini parecchi milioni di euro aggiuntivi ogni anno”, affermano i due 5 Stelle.
Per gli eurodeputati “questa Europa dimostra ancora una volta di non avere più titoli per ordinare misure di austerità”, e così facendo invece di “riconquistare la fiducia e il rispetto dell’opinione pubblica”, con queste “norme a tutela della casta europea”, non fa altro che “andare nella direzione sbagliata”. “Possiamo ancora evitare quest’aumento”, concludono Zanni e Valli che chiedono alle istituzioni “un atto di buon senso e di dignità”.