Bruxelles – E’ morto a 96 anni Helmut Schmidt, cancelliere della Germania Ovest dal maggio 1974 all’ottobre 1982, quando il popolare Helmut Kohl lo detronizzò con la “sfiducia costruttiva”.
Schmidt, ex leader della Spd, gran fumatore sino alla fine, era da tempo in condizioni critiche, e il suo medico personale, che lo curava nella sua casa di Amburgo, aveva anticipato che oramai non c’erano più speranze.
Dopo aver partecipato al conflitto mondiale, divenuto membro del Partito Socialdemocratico di Germania nel 1946, fu parlamentare del Bundestag nel 1953-1962. Mantenne il ruolo di Ministro della difesa della RFT dal 1969 al 1972, diventando nel 1972 Ministro delle finanze.
Nel 1974 subentrò a Willy Brandt alla guida del governo, venendo sostituito nel 1982 da Helmut Kohl per mezzo di una mozione disfiducia costruttiva, utilizzata per la prima volta nella storia della Repubblica Federale Tedesca, che fu presentata dai suoi alleati della FDP in seguito a disaccordi in tema di politica economica e politica estera. Resse il paese per otto anni, durante un periodo segnato dal terrorismo (banda Baader-Meinhof), dalla guerra fredda che coinvolgeva la RFD e la vicina Repubblica Democratica, dal rafforzamento dell’integrazione europea e dalla crisi energetica che provocò forti fiammate inflazionistiche in tutto l’Occidente industrializzato, segnato anche dalla recessione. Il testo in corsivo è stato tratto da Wikipedia.