Bruxelles – Un tema centrale come il trasferimento di dati personali tra Unione europea e Stati Uniti non può continuare ad essere effettuato in un quadro normativo poco chiaro. Per questo la Commissione “ha intensificato il processo negoziale con gli Stati Unti per definire un quadro rinnovato e sicuro” e punta a “concludere le discussioni entro tre mesi”. Bruxelles corre ai ripari a poche settimane dalla sentenza della Corte europea di giustizia secondo cui gli Stati Uniti non offrono le garanzie di essere un “approdo sicuro” per i nostri dati personali e i magistrati dell’Unione europea possono impedire alle società, come ad esempio Facebook, di trasferire in quel territorio informazioni sui suoi cittadini.
Una situazione che va sanata il più in fretta possibile: “Dobbiamo concludere un accordo con i nostri partner statunitensi entro i prossimi tre mesi”, sottolinea il commissario europeo per il Mercato unico digitale, Andrus Ansip, secondo cui “l’Ue è il più importante partner commerciale degli Stati Uniti, così come gli Stati Uniti sono il più importante partner commerciale dell’Ue” per cui “i flussi di dati tra i nostri continenti sono essenziali per le persone e per le imprese”. Per questo motivo, sottolinea Ansip, l’Ue “si impegna a rispettare un calendario preciso per la conclusione dei negoziati in corso” e nel frattempo “fornisce chiari orientamenti”.
La Commissione ha infatti emesso una comunicazione in cui definisce le basi alternative per i trasferimenti di dati personali verso gli Stati Uniti. Attualmente le imprese possono effettuare trasferimenti dei dati sulla base di soluzioni contrattuali che prevedano misure di sicurezza adeguate, sulla base di norme vincolanti per i trasferimenti all’interno dello stesso gruppo (ad esempio tra le diverse filiali di una multinazionale) o sulla base di alcune deroghe come l’esecuzione di un contratto (ad esempio è consentito il trasferimento dei dati personali per prenotare un volo o una camera d’albergo negli Stati Uniti) o il consenso libero e informato dell’interessato, in assenza di altre motivazioni.
“Le imprese hanno bisogno di chiarezza in questa fase di transizione”, spiega la commissaria Ue alla giustizia, Vera Jourova, secondo cui l’obiettivo della Commissione è “spiegare in che modo le imprese possono trasferire legittimamente i dati nel periodo transitorio”. L’Ue, assicura anche Jourova, ha “intensificato il dialogo con gli Stati Uniti su un quadro rinnovato e solido per i flussi transatlantici di dati” e proseguirà le discussioni “a Washington la prossima settimana”, tenendo ben presente che “qualsiasi nuovo accordo dovrà conformarsi alla sentenza della Corte”.