Bruxelles – La Commissione europea ha pubblicato la sua proposta per inserire un capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile, comprendente lavoro e ambiente, nei negoziati per il trattato di libero scambio tra Usa e Ue, il Ttip. “Il commercio è uno strumento atto non soltanto a creare nuove opportunità economiche per i consumatori, i lavoratori e i datori di lavoro, ma anche a contribuire a costruire un mondo più responsabile. Promuovere il commercio non significa solo perseguire i propri interessi economici, ma anche propugnare valori”, ha dichiarato la commissaria al Commercio, Cecilia Malmström.
Ma la proposta, che ha lo scopo di tranquillizzare la società civile sul Ttip, per il momento non è stata accolta con grande entusiasmo dagli Stati Uniti. Il motivo è che, come ammesso dalla stessa Commissione, per ora si tratta solo di un impegno piuttosto vago e assolutamente non vincolante ad ottenere standard elevati in materia di la salute e sicurezza sul luogo di lavoro e la protezione dell’ambiente nel Ttip. “Ci vuole un capitolo sull’applicazione” di questi impegni ma “non lo abbiamo ancora formulato”, si è giustificata la Malmstrom che ha spiegato che l’Ue ha dato la sua proposta agli Usa durante l’ultimo round negoziale “e spero che presto ci daranno la loro”, ma “c’è la volontà di avere un capitolo forte sia sugli standard del lavoro che sullo sviluppo sostenibile”, ha garantito. Questi impegni “sono già contenuti negli accordi di libero stato passati”, ha spiegato Malmström secondo cui questa volta “vogliamo ancora alzare il livello” degli standard, ma tenendo presente che su questioni legate al commercio “ci sono approcci differenti” nelle due sponde dell’Atlantico, con l’Europa “che tende a coinvolgere la società civile più su base volontaria creando piattaforme” per la consultazione, e gli Stati Uniti che tendono “a farne più una questione legale”, e perciò “a richiedere che la violazione di un diritto venga provata” in tribunale.
“Per garantire il rispetto dei diritti degli investitori si allestisce un tribunale speciale, mentre per i diritti sociali e ambientali c’è solo retorica”, ha attaccato Monica Di Sisto, portavoce della Campagna Stop Ttip Italia. Gli Stati Uniti, ha aggiunto, “in realtà hanno introdotto in passato in alcuni propri trattati bilaterali meccanismi sanzionatori per chi violava quanto stabilito su ambiente e lavoro, ma stavolta insieme all’Europa se ne guardano bene”.
Nel testo giuridico proposto dall’Ue per quanto riguarda l’ambiente si parla, tra le altre cose, di combattere il disboscamento e la pesca illegali, nonché il commercio di specie selvatiche minacciate di estinzione, promuovere gli scambi e gli investimenti in beni e tecnologie verdi, e di sostenere la conservazione della biodiversità e degli ecosistemi. Sul lavoro ci si impegna a sottoscrivere tutti gli obiettivi strategici dell’Agenda per il lavoro dignitoso dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo), ad agevolare il dialogo sociale e la consultazione dei lavoratori e di eliminare immediatamente ed efficacemente le peggiori forme di lavoro minorile e lavoro forzato in tutte le sue forme.