Bruxelles – Il Memorandum farà miracoli per l’economia della Grecia, almeno secondo la Commissione europea che nelle previsioni d’autunno pubblicate oggi parla di risultati straordinari nel Paese, non da subito ma a partire dal 2017. Quest’anno e il prossimo l’economia greca resta in recessione ma poi sono previsti numeri più che positivi per il Paese governato da Alexis Tsipras. Il Pil si contrarrà di 1,4 punti quest’anno e di 1,3 nel prossima ma nel 2017 crescerà di ben il 2,7%, più della Germania (1,9) e quasi il doppio dell’Italia (1,4). “In Grecia la crescita comincerà già nel secondo trimestre del 2016”, ha affermato il commissario agli Affari Economici, Pierre Moscovici, che ha però avvertito che “la condicio sine qua non”, per ottenere questi miglioramenti è “portare avanti le riforme” contenute nel Memorandum, perché “le riforme sono necessarie e si può prevedere una crescita solo se si segue il programma”. E non solo in Grecia. “Tutti i Paesi Paesi che hanno attuato riforme a livello del mercato del lavoro dovrebbero trarre giovamento”, ha aggiunto Moscovici citando oltre anche Spagna, Portogallo e Italia.
E il giovamento per Atene, sempre secondo le previsioni dell’esecutivo comunitario, sarà veramente significativo, anzi straordinario per quanto riguarda gli investimenti che, seppur sono calati quest’anno del 10,2% e caleranno ancora del 2% il prossimo, nel 2017 sono dati di nuovo in crescita esponenziale del 14,7%, un record nell’Ue. Tra due anni è data come buona anche la crescita dei posti di lavoro, più 2%, seconda in Europa solo a quella del Lussemburgo che arriva al 2,3%. E tutto ciò dovrebbe avere un impatto positivo anche sul debito pubblico che seppur resta stratosferico, al 194,8% quest’anno e al 199,7 il prossimo, nel 2017 dovrebbe tornare a scendere al 195,6%.