Bruxelles – La questione della ridiscussione del debito della Grecia sarà affrontata in maniera “ambiziosa e pragmatica”, ma per arrivare a questa discussione è necessario prima portare a termine la prossima tranche di riforme e superare la prima revisione del programma prevista prima della fine dell’anno. Lo ha affermato Pierre Moscovici durante la sua visita ad Atene, la seconda come commissario agli Affari economici. Nel suo viaggio ha incontrato Alexis Tsipras, il ministro alle Finanze, Euclid Tsakalotos, e diversi altri ministri del governo di Syriza con cui ha avuto una discussione “amichevole e franca”.
Per Moscovici nel rapporto tra Grecia e istituzioni resta una “dinamica positiva”, grazie anche alla “fiducia ristabilita dopo l’accordo del 12 luglio”, ma questo “non significa che tutto è facile e che tutte le questioni sono risolte”, né che “le discussioni sono sempre semplici”. Nei prossimi mesi ci saranno per Atene “sfide complicate” e “decisioni difficili da prendere”, ha avvertito, ma c’è la volontà di “arrivare insieme a un buon accordo”. Il commissario ha spiegato qual è la timeline da seguire: innanzitutto questa settimana si dovrà trovare un accordo sul secondo gruppo delle riforme fondamentali che dovranno essere approvate dal Parlamento entro la fine del mese in modo che le istituzioni possano approvarle e loro volta e permettere l’esborso di altri 3 miliardi in due tranche da due e un miliardo. Per Moscovici le questioni principali da risolvere sono due, l ricapitalizzazione delle banche e la solvibilità dei debiti di chi acquista una casa.
Al momento la residenza principale è protetta dal pignoramento per morosità se ha un valore fino a 300mila euro. Le istituzioni vorrebbero abbassare questa soglia a 120mila euro, e solo per le persone che vivono sotto il livello di povertà. “Stiamo cercando una soluzione e con il governo troveremo il modo migliore per preservare la struttura sociale della Grecia e l’importanza che dà alla proprietà”, ma coniugandola con “la cultura della responsabilità e del pagamento”.
Più decisiva per il progresso del Memorandum la ricapitalizzazione delle banche che “deve andare a braccetto con le misure per assicurare la stabilità finanziaria, per eliminare il controllo sui capitali e assicurare la possibilità di finanziare l’economia reale”, ha affermato Moscovici che ha ribadito che quando questi progressi saranno raggiunti, e sarà approvato un bilancio “sostenibile” si potranno sbloccare i 10 miliardi per la ricapitalizzazione che sono già in Grecia ma in un conto vincolato.
“Non c’è niente di più importante di progressi in questo ambito per facilitare una discussione sulla situazione del debito”, ha affermato ancora Moscovici, e ciò potrà portare a “un risultato intelligente e accettabile da entrambe le parti”, e che sarà importante anche perché “permetterà al Fondo monetario internazionale di partecipare più direttamente al programma”. L’Fmi si era ritirato dalla partecipazione al terzo memorandum proprio perché ritiene che il debito greco non sia sostenibile e che qualsiasi programma al Paese non possa prescindere dall’affrontare una sua riduzione, anche se il taglio lineare è stato esplicitamente vietato dall’accordo con l’Eurogruppo.