Bruxelles – E adesso anche la Svezia vuole essere aiutata dall’Europa a gestire la questione rifugiati e migranti. Stoccolma ha annunciato che chiederà a Bruxelles di rientrare tra i Paesi da cui avvengono i ricollocamenti, e cioè i trasferimenti di migranti verso gli Stati meno colpiti. Finora, secondo quanto stabilito dalla Commissione, hanno diritto a godere del meccanismo soltanto Italia e Grecia, l’opzione era stata offerta anche all’Ungheria che però ha rifiutato per la sua contrarietà di base al sistema delle quote. Ma Stoccolma è convinta di avere le carte in regola per ricevere lo stesso trattamento: “Il governo esige una ripartizione dei rifugiati dalla Svezia” verso gli altri Stati, ha fatto sapere il primo ministro, Stefan Löfven all’Afp. Il Paese, dice, “si è preso per molto tempo tante responsabilità rispetto agli altri Paesi dell’Ue e ormai siamo in una situazione estremamente tesa. È ora che anche gli altri Paesi si prendano le loro responsabilità”, ha continuato il capo del governo svedese.
Ancora non si sa di quanti rifugiati la Svezia vorrebbe essere alleggerita ma, secondo l’agenzia di stampa nazionale TT, si punta ad almeno 54mila persone, la stessa quota che era stata offerta all’Ungheria. Quest’anno in Svezia dovrebbero arrivare fino a 190mila persone, cifra che, rapportata alla popolazione, corrisponderebbe all’arrivo in Germania di 1milione e 600 mila persone. In più la Svezia, come tutti gli altri Paesi Ue, dovrebbe contribuire ai ricollocamenti accogliendo i migranti in arrivo da Italia e Grecia. Per il momento il Paese ha già accolto 38 rifugiati provenienti dall’Italia ma ancora, secondo i piani europei, dovrebbe farsi carico di 3.728 persone.