Bruxelles – Per ritrovare la fiducia dei cittadini nell’euro è necessario il coinvolgimento dei Parlamenti nazionali nelle politiche europee sulla moneta unica, che dovranno dimostrare che servono a raggiungere gli obiettivi sociali dell’Unione. Ne è convinto il presidente dell’Eurogruppo, l’olandese Jeroen Dijsselbloem, che ne ha parlato durante un discorso tenuto al Summit Tatra a Bratislava questa sera.
“Il nostro problema principale è una perdita di fiducia pubblica nell’euro e nel modo in cui stiamo procedendo. La gente sente che i programmi di austerità e le riforme comportano una perdita di diritti sociali. Questa è la preoccupazione fondamentale”, ammette Dijsselbloem. Secondo il ministro delle finanze olandese “il nostro sforzo di riforma deve servire lo scopo di migliorare e sostenere il nostro modello sociale-economico europeo unico. E dato che la nostra politica fiscale ed economica è fortemente intrecciata con il futuro del nostro modello sociale, un forte coinvolgimento dei parlamenti nazionali rimarrà di vitale importanza per la legittimità democratica (delle nostre politiche monetarie, ndr)”.
Per il presidente dell’Eurogruppo dunque “solo se siamo in grado di dimostrare che fare progressi sulle questioni finanziarie ed economiche fondamentali ci aiuterà a raggiungere i nostri obiettivi sociali, potremo riconquistare il sostegno pubblico nella zona euro”.
“E questo, signore e signori – ha concluso il suo discorso Dijsselbloem – è la condizione sine qua non della moneta unica”.