Bruxelles – Esattamente come un fiume, che davanti ad un nuovo ostacolo trova comunque il cammino per arrivare fino al mare, così il flusso inarrestabile dei migranti in arrivo dal Medio Oriente, non si fa bloccare dai nuovi muri e ostacoli che trova sul suo cammino, ma devia e si rimodella fino ad arrivare all’ambito nord Europa. Così di fronte al nuovo ingorgo nato in Slovenia, in particolare al confine con l’Austria dove Vienna progetta di costruire una barriera per rallentare il passaggio, il fiume umano avrebbe già trovato il nuovo percorso da seguire: dalla Grecia all’Albania e poi su attraverso Montenegro, Bosnia e Croazia, per poi entrare in Austria attraversando il nord Italia. Una via che consentirebbe di evitare i muri ungheresi, l’ingorgo sloveno e che coinvolgerebbe per la prima volta il nostro Paese non soltanto nel transito di chi arriva via mare dalla Libia ma anche di chi sbarca in Grecia e punta verso la Germania attraversando i Balcani.
Ad avvertire sulla possibile apertura di un nuovo cammino per l’immigrazione di massa sarebbero stati gli stessi migranti. Secondo quanto riporta la stampa croata, quattro cittadini turchi di etnia curda che, dopo 21 giorni di viaggio in autobus, in taxi e a piedi lungo sono stati arrestati stamani nell’area di Plitvice, in Croazia, lungo la “nuova rotta”. Tutti seguivano un piano di viaggio, che li avrebbe portati a Fiume, per poi passare in Italia, dunque attraverso il Friuli, e raggiungere la Germania attraverso l’Austria. Lo stesso piano di cui disponeva anche un siriano arrestato nella stessa zona domenica scorsa.
Secondo i quattro migranti anche un gruppo di altri 15 profughi si trova nell’area di Bihac, in Bosnia, da dove presto passeranno in Croazia. Segno che, come in passato, il passaparola tra i migranti potrebbe essere già cominciato.