Bruxelles – L’industria automobilistica “è pronta ad impegnarsi con i responsabili politici europei per esaminare come conciliare elevati standard di qualità dell’aria con ambiziose politiche sul cambiamento climatico”. Lo ha dichiarato il segretario generale dell’ACEA, la European Automobile Manufacturers’ Association, Erik Jonnaert, commentando la decisione di mercoledì del comitati tecnico dell’Ue che rimodula la normativa sui nuovi test su strada per le emissioni delle auto, dando al settore maggiori margini di flessibilità riguardi ai nuovi test su strada, i Real drive emission (Rde), che entreranno in vigore dal 2017. Jonnaert ha sottolineato il fatto che l’Europa sarà “l’unica regione del pianeta ad implementare tale sperimentazione nel mondo reale per le auto”. In un comunicato l’Acea, che dichiara di “capire pienamente” la necessità di passare a questi nuovi test ma ha anche affermato che per l’industria sarà “estremamente difficile raggiungere i nuovi obiettivi in un periodo così breve”, e che rispettare questa decisione che comporterà che “un numero sostanziale di modelli diesel dovranno essere tolti dal mercato prima di quanto previsto”. Per l’Acea si tratta di una decisione che avrà “implicazioni economiche serie”, e che renderà “più impegnativo per i costruttori raggiungere gli obiettivi 2021 di riduzioni delle emissioni di CO2”.
Quando sono stati introdotti i limiti di emissioni Euro 6 (80 mg per Km per le emissioni dei Nox) nel 2007, erano disponibili solo i vecchi test di laboratorio che si sono rivelati fallaci. Lo scopo della nuova procedura Rde è quello di colmare il divario di precisione tra l’attuale testing e le emissioni reali su strada. La flessibilità sarà assicurata grazie al cosiddetto ‘fattore di conformità’ che tiene conto di un possibile margine di errore nei risultati e delle variazioni degli stessi strumenti per misurarli.
Ai produttori grazie al ‘fattore di conformità’ sarà permesso di sforare per altri tre anni, dal 2017 al 2020, del 110% il limite di 80 mg per Km per le emissioni dei Nox (prima della modifica il testo permetteva uno sforamento solo del 60%). Dopo il 2020 sarà ancora consentito a tutte le nuove automobili di emettere 50% in più di NOx rispetto al limite, con una revisione che verrà fatta poi di anno in anno per ridurre il fattore di conformità gradualmente fino a portarlo a 0.