Bruxelles – Deutsche Bank ha annunciato che taglierà 9.000 posti di lavoro e chiuderà le operazioni bancarie in 10 Paesi. L’annuncio del gigante finanziario tedesco arriva in seguito alla perdita netta di 6.6 miliardi di dollari nel terzo trimestre di quest’anno.
Il crack è frutto di una grossa svalutazione di una banca cinese, proprietà Deutsche Bank, inoltre il colpo finale è stato inferto dalle grosse spese legali e amministrative impiegate per rispondere alle accuse di violazione di accordi di sanzioni, effettuati per operazioni principalmente con Sudan e Iran.
Tuttavia, secondo la banca tedesca la perdita è stata leggermente inferiore rispetto alle previsioni ma comunque circa 20.000 incarichi lavorativi (soprattutto contratti esterni) saranno modificati nel corso dei prossimi due anni, ha sostenuto Deutsche Bank.
“Nel terzo trimestre del 2015 abbiamo registrata una grossa perdita. Si tratta di un risultato decisamente negativo, guidato da segnali che avevamo già registrato agli inizi di ottobre”, ha affermato John Cryan, nuovo co-amministratore delegato di Deutsch Bank. In conferenza stampa, Cyran, ha dichiarato che la banca tedesca ha preso “decisioni difficili” ma necessarie per un corretto funzionamento del sistema e garantire il raggiungimento degli obiettivi futuri.