Bruxelles – Per rilanciare l’economia europea, aiutando investimenti, pmi e consumi non si può prescindere da un vero mercato unico che consenta alle merci, ai servizi, ai capitali e alle persone di circolare più rapidamente. Ne è convinta la Commissione europea che accelera sulla realizzazione di un mercato davvero senza barriere all’interno dell’Ue: il collegio dei commissari ha approvato una tabella di marcia serrata di misure da mettere in atto, tra il 2016 e il 2017, per centrare l’obiettivo. Le azioni si concentrano sull’eliminazione delle differenti condizioni di vendita o consegna negli acquisti online tra i diversi Paesi, sulla semplificazione delle norme sull’Iva, la riduzione dei costi per la registrazione di società e su una migliore mobilità transfrontaliere per professionisti e imprese.
In concreto, tra il 2016 e il 2017, la Commissione europea presenterà proposte legislative per nove aree. Svilupperà un’agenda sull’economica “collaborativa” (entro il 2016), procederà alla riforma dell’Iva (2016) e prenderà iniziative per facilitare lo sviluppo del digitale (2017) per aiutare le start up a crescere. E ancora avanzerà proposte per la rimozione delle barriere nazionali per lavoratori e imprese (2016) e per ridurre le restrizioni operative per il commercio al dettaglio (2017). Ma la Commissione si ripropone di intervenire anche per prevenire la discriminazione, con un’armonizzazione dei costi e delle condizioni di vendita (2017), di inserire nuovi standard per l’innovazione (2016), di presentare proposte per una maggiore trasparenza nel settore degli appalti pubblici (2017), di rafforzare le normative sui diritti d’autore e la proprietà intellettuale (2016-2017) e ancora di istituire un sistema europeo di raccolta dati degli attori sul mercato (2016).
L’approfondimento del mercato unico dell’Ue costituisce uno degli “elementi più importanti del piano di investimenti per l’Europa”, sottolinea il commissario Ue agli Investimenti, Jyrki Katainen: per questo “occorre eliminare le restrizioni agli investimenti e creare nuove opportunità per i consumatori, i professionisti e le imprese. Il mercato unico – continua il commissario – deve inoltre stare al passo con i tempi: i modelli di business innovativi devono essere incoraggiati e accolti con favore nel mercato unico”. Secondo la Commissaria al Mercato interno, Elżbieta Bieńkowska, questo è “il fulcro dell’integrazione europea” e “se vogliamo ripristinare la fiducia dei cittadini nel progetto europeo, creare posti di lavoro, conseguire un’economia competitiva e conservare l’influenza dell’Europa nel mondo, dobbiamo valorizzare appieno le potenzialità del mercato unico”. Un obiettivo che si può ottenere con “la strategia ambiziosa” tracciata dalla Commissione, che deve però poter contare sulla sostegno di Parlamento e Stati membri che devono collaborare affinché queste azioni siano “attuate con la massima celerità”. L’Europa, mette in guardia Bienkowska, “non può perdere tempo prezioso” nel rispondere “alle sfide che deve affrontare in termini di competitività”.
“Abbiamo chiesto all’Unione europea di aprire il mercato interno ed è incoraggiante vedere questo pacchetto ambizioso che porterà benefici concreti per le persone che lavorano, nonché nuove opportunità per le imprese britanniche”. E la positiva reazione del ministro britannico per l’Impresa, la baronessa Neville-Rolfe, all’accelerazione decisa dalla Commissione europea sulla piena realizzazione del Mercato unico. “Avere un passaporto britannico non deve significare farsi derubare all’estero o quando si fa shopping online, e l’azione per affrontare questo tipo di discriminazione è il benvenuto. Ci auguriamo che l’UE realizzi questa proposta rapidamente”, aggiunge il ministro parlando sempre come se l’Unione europea fosse un corpo estraneo al membro Regno Unito.
“Il governo del Regno Unito – sostiene Neville-Rolfe – ha aperto la strada per queste riforme e continuerà a premere per ulteriori azioni, perché ancora di più deve essere fatto perché l’UE realmente sostenga le imprese innovative”.