Strasburgo – Lo scontro, a suon di colpi proibiti, tra Valentino Rossi e Marc Marquez divide anche il Parlamento europeo, con i deputati italiani dalla parte del ‘Dottore’ e gli spagnoli da quella del campione in carica. Secondo la decisione dei giudici Rossi dovrà partire dall’ultima fila nell’ultimo appuntamento stagionale, il Gran Premio di Valencia, mettendo in serio rischio la possibilità di conquistare il decimo titolo. Per l’eurodeputato Massimiliano Salini si tratta di una “sanzione profondamente ingiusta”, che può essere solo “figlia di una svista, visto l’approfondimento anche dal punto di vista delle immagini che dimostrano che Rossi l’irregolarità l’ha subita”. Secondo un video sarebbe Marquez ha sferrare per primo una testata scatenando il gesto istintivo di risposta del calcio che ha fatto cadere lo spagnolo. “Quel video dimostra che si è trattato di una bella battaglia sfociata in una brutta battaglia a causa di uno dei due, Marquez, quello più svantaggiato e quindi più invidioso”. È l’invidia la causa di tutto secondo Salini, in quanto Marquez non può aspirare al titolo. “L’invidioso non è uno che vuole avere più di te, ma uno che vuole che tu non abbia ciò che hai”.
Può moderato, ma comunque a favore di Rossi, il capogruppo S&D Gianni Pittella che pur premettendo di non volersi “iscrivere nell’infinita schiera degli arbitri del giorno dopo”, comunque “azzarda” la “involontarietà del gesto”. Pittella si augura perciò “che Valentino vada a Valencia, faccia la sua gara al meglio delle sue possibilità e dimostri a tutti che essere campioni vuol dire prima di tutto alzarsi dopo una caduta e a testa alta affrontare le avversità. Anche se sfavorito, anche se perdente”, perché “questo è l’insegnamento del campione. Forza Vale”.
Totalmente di avviso opposto lo spagnolo Santiago Fisas Ayxelà, co-presidente dell’intergruppo Sport al parlamento europeo, nonché ex sottosegretario allo sport nel governo di Madrid. “Quello che ha fatto Rossi è assolutamente inaccettabile” e la sanzione che ha ricevuto “è troppo leggera”, dice. Per Fisas la gravità “è prima di tutto sotto un punto di vista sportivo”, ma anche e soprattutto, da un unto di vista delle possibili conseguenze visto che “quel calcio poteva mettere in pericolo la vita di Marquez, a quella velocità non si sa cosa poteva succedere”. “Il mio parere è indipendente dalla nazionalità e non c’entra niente il fatto che sono spagnolo”, assicura Fisas che anche affermando di non aver visto il secondo video che mostra la capocciata di Marquez, afferma comunque che “anche se ci fosse stata una provocazione il gesto di Rossi resta inaccettabile”.
I due sono divisi anche sull’opportunità o meno di Rossi di partecipare al GP di Valencia. “Mi auguro che corra, anche partendo dal fondo, perché ha classe per portare a casa un risultato interessante”, dice Salini che si augura che ci sia “una rivincita morale”, anche se, si dice convinto “certamente dal punto di vista estetico ha vinto Rossi”. “Non vole andare a Valencia? Beh forse è perché si vergogna”, attacca Fisas che è sicuro che “il modo in cui sarà ricevuto da pubblico non sarà bellissimo”, ed “è anche normale”, aggiunge.