Bruxelles – Maggiore durezza nei controlli delle emissioni dei veicoli e tolleranza zero per i trasgressori. Con una risoluzione approvata a larga maggioranza (493 i voti favorevoli, 145 voti contrari e 25 astensioni), il Parlamento chiede alla Commissione di continuare a sollecitare le “autorità di vigilanza nazionali a procedere a controlli approfonditi su un’ampia gamma di veicoli”, e, ove venissero individuati “impianti di manipolazione”, di “adottare tutte le misure necessarie per porre rimedio alla situazione e applicare le sanzioni appropriate”, si legge in una nota del Parlamento. I risultati delle indagini dovranno essere resi noti dalla Commissione entro il 31 marzo 2016.
Per quanto riguarda i test per le emissioni gli eurodeputati insistono sull’importanza di renderli più efficienti. È necessario che la Commissione “adotti quanto prima – si legge nella nota – il nuovo ciclo di prova sulle emissioni generate dalla guida in condizioni reali per tutti i tipi di inquinanti”. E, prosegue la nota, tale tipo di test dovrebbe essere applicato a “un campione rappresentativo di nuovi modelli, scelto a caso”, su base annua.
Nel mirino degli eurodeputati anche il regime di omologazione, che, secondo quanto si legge nella nota del Parlamento “dovrebbe essere rivisto, per garantire che le omologazioni e i certificati rilasciati dalle autorità nazionali competenti possano essere controllati in modo indipendente” dalla Commissione e dalle autorità degli Stati membri, per rendere più agevole il blocco di immissione sul mercato “dei veicoli che non rispettano i limiti di emissioni”. Per coordinare queste azioni e centrare gli obiettivi, gli eurodeputati hanno proposto “d’istituire un’autorità di vigilanza a livello Ue”.
Tolleranza zero, infine, anche su altri tipi di contraffazione che riguardano i test di laboratorio. I parlamentari puntano il dito contro pratiche tra cui “il gonfiamento eccessivo dei pneumatici, la rimozione degli specchietti retrovisori esterni, la copertura degli spazi tra i pannelli della carrozzeria per ridurre la resistenza aerodinamica, la rimozione di apparecchiature quali l’impianto stereo e l’esecuzione di prove alla massima temperatura ambientale autorizzata”, che devono essere contrastate con durezza dalle autorità nazionali.
Nonostante la buona volontà dimostrata in merito alle tematiche relative alle emissioni (che potenzialmente riguardano tutte le case automobilistiche), l’Aula di Strasburgo ha respinto – con 453 voti contro 209 e 17 astenuti – la proposta dei Verdi in merito alla costituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta per la risoluzione dello scandalo Volkswagen. Tra gli italiani, a favore della proposta solo i Cinque stelle presenti, i leghisti e due eurodeputati del Pd.