Bruxelles – Erasmus Plus coinvolgerà 4 milioni di persone, tra studenti, docenti, personale universitario e neolaureati, di 33 Paesi diversi. “E’ il più grande programma di mobilità per studenti del mondo e uno dei maggiori successi del progetto unitario europeo”, ha detto oggi l’europarlamentare Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura, aprendo a Bruxelles i lavori della tavola rotonda “Erasmus+ and its implementation”. Secondo uno studio della Commissione Ue, Erasmus riduce il rischio di disoccupazione, aiuta a trovare lavoro in un ambiente internazionale e fa apprezzare di più l’Europa. Cinque anni dopo il completamento degli studi, il tasso di disoccupazione tra gli ex Erasmus è più basso del 23 per cento rispetto agli altri. Erasmus, inoltre, consente di trovare lavoro in un ambiente internazionale. Circa il 69% di chi ha trascorso un periodo all’estero ha un impiego con caratteristiche internazionali, contro il 64% di chi non è partito.
“Questi – prosegue Costa- sono tutti indicatori positivi che ci devono spingere a continuare a sostenere il programma e a difenderlo da tagli e riduzioni. Nel corso dell’ultima programmazione Erasmus è diventato Plus allargandosi a tutto il mondo della formazione universitaria dai docenti, al personale universitario, ai neolaureati. Sotto questo nome riconosciuto ormai in tutto il mondo che ha fatto viaggiare generazioni di studenti, sono stati ricompresi i programmi dedicati alla formazione Leonardo, Socrates, Comenius oltre a Gioventù. Oggi, visti i numeri e le storie di successo che sono nate da Erasmus, possiamo dire che da qui passa la costruzione della cittadinanza europea e che gli studenti Erasmus incarnano la vera identità europea”.