Bruxelles – Per costruire una società più tollerante è importante puntare sui giovani e insegnare loro l’importanza dell’integrazione. Per questo motivo Erasmus+, il programma della Commissione europea per lo sviluppo educativo, utilizzerà 2,2 miliardi di euro nel 2016 per rendere l’istruzione e il sistema formativo più inclusivi, alimentare la crescita delle diversità culturali nelle classi scolastiche in Europa e contrastare i rischi della radicalizzazione giovanile.
Il progetto include la possibilità per 600mila ragazzi di studiare, svolgere attività sportive e di volontariato e soprattutto partecipare a scambi interculturali per un’opportunità educativa all’estero, al fine di permettere agli studenti di nazionalità diverse di abbracciare culture non proprie e condividere usanze e valori che non appartengono al proprio Paese d’origine.
Il piano garantirà a 200mila insegnanti di procedere con il proprio percorso professionale e promuovere con i giusti mezzi l’inclusione sociale e culturale nelle classi.
Erasmus+ , che è stato inaugurato nel 2014 e avrà termine nel 2020, ha come obiettivo finale supportare la creatività dei giovani, creare classi scolastiche mentalmente più aperte e promuovere l’integrazione sociale . “Erasmus+ offre un’incredibile gamma di progetti, tra cui l’occasione per ragazzi e professori di compiere esperienze all’estero, tirocini per studenti, attività sportive e progetti che includono tutte queste possibilità. Sono fiero di annunciare che nel 2016 2,2 miliardi verranno finanziati per supportare migliaia di idee e promuovere una società più tollerante”, ha affermato Tibor Navracsics, il commissario per la cultura, l’educazione, la gioventù e lo sport.