Bruxelles – Antonio Tajani si avvia verso una riconferma a vicepresidenza del Partito Popolare Europeo. L’eurodeputato di Forza Italia e primo vicepresidente del Parlamento europeo ha ufficializzato la sua candidatura ed è uno dei 12 nomi in lizza per i dieci posti disponibili. L’ex commissario europeo non dovrebbe avere problemi a ottenere i consensi necessari tra i 749 delegati da partiti di 32 Paesi che riuniti in congresso a Madrid mercoledì eleggeranno il nuovo quadro dirigenziale. Alla presidenza verrà confermato il francese Joseph Daul che nel novembre 2013 prese il posto dello scomparso Wilfried Martens.
Per Tajani, si legge nella lettera di candidatura, “L’Europa si confronta con sfide epocali, che richiedono reazioni politiche coraggiose e lungimiranti”, come le minacce che arrivano dall’Isis, il problema dei crescenti flussi migratori, la crisi economica. Lo scopo dell’azione politica deve essere allora “quello di costruire un’Europa protagonista sulla scena globale e capace di dare risposte concrete”. Molti cittadini, osserva Tajani, “guardano con diffidenza all’Europa e alle sue istituzioni”, e “di questa diffidenza, e dei problemi che la provocano, si nutre l’aggressività dei movimenti euroscettici e populisti”. Obiettivo dei popolari a suo avviso è “arginare queste tendenze e confermare la propria leadership a livello europeo, rafforzando e rilanciando quei valori e quei principi alla base del nostro Partito e nelle radici dell’Europa stessa: libertà e responsabilità, giustizia, solidarietà, sussidiarietà, centralità della persona”. L’Europa, continua il vicepresidente dell’Assemblea comunitaria “è un progetto politico, che si fonda sul rispetto della dignità umana, della democrazia e dello Stato di diritto”, e “proprio per questo deve promuovere la pace anche aldilà dei propri confini: dall’Ucraina al Medio Oriente, all’Africa, al Mediterraneo”.