Bruxelles – Inizia con uno scontro l’esame del bilancio italiano da parte della Commissione europea. Questa mattina il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha affermato in una intervista a Radio 24 che “Bruxelles non ha nessun titolo per intervenire nel merito delle misure” contenute nel bilancio del Paese. Ma nella capitale europea non la pensano proprio allo stesso modo. E la prima risposta per ora arriva proprio da uno di quelli che Renzi ha definito sprezzantemente “il portavoce di terzo rango di un vicecommissario aggiunto”, quando ha accusato i media di rilanciare come messaggi dell’esecutivo comunitario quelle che in realtà non sono posizioni ufficiali della Commissione.
“Noi non commentiamo le dichiarazioni dei leader europei, lo lasciamo fare ai commissari”, ha precisato Annika Breidthardt, portavoce dell’esecutivo comunitario per le questioni legate agli Affari economici, che però rispondendo alla domanda di un giornalista che le chiedeva se la Commissione abbia o meno i titoli per intervenire nelle scelte economiche dei Governi, ha affermato chiaramente che “sì, la base legale c’è e tutti gli Stati l’hanno sottoscritta: si chiama TwoPack, SixPack e Patto di Stabilità e Crescita, ed è tutto parte del semestre europeo”.