Bruxelles – Ma chi l’ha detto che i rifugiati sono un peso da cui l’Europa deve alleggerirsi il più in fretta possibile? E se si provasse a fare tesoro delle capacità e dell’esperienza che queste persone portano con sé nell’Ue? È quello che tenta di fare l’operazione ‘science4refugees’ lanciata per mettere in contatto aziende ed istituzioni scientifiche con rifugiati e richiedenti asilo che abbiano esperienza nel settore e che siano interessati ad un posto di lavoro, ad uno stage o a un corso di formazione. Possibilità normali per molti europei ma che spesso rimangono un sogno per chi, insieme al suo Paese, è costretto ad abbandonare gli studi, il lavoro e la possibilità di un percorso professionale soddisfacente.
Ma le cose possono cambiare, ne è convinta la Commissione europea, che ha pensato di facilitare l’incontro tra offerta e domanda di posti di lavoro in ambito scientifico per i rifugiati attraverso un portale online. Sul sito Euraxess, portale europeo per chi punta ad una carriera internazionale nell’ambito della ricerca, è così comparsa la sezione ‘science4refugees’. Qui, i rifugiati interessati possono creare (in modo gratuito) un proprio account, inserendo Cv, esperienze e interessi professionali. Poi, chiarisce il portale, saranno selezionati “in modo trasparente e sulla base del merito e concorreranno per il lavoro sullo stesso piano dei candidati non rifugiati”. Allo stesso modo, le aziende che decideranno spontaneamente di dichiararsi organizzazioni “refugee-welcoming” possono registrarsi sul portale indicando le posizioni disponibili.
“Il lancio di science4refugees è un esempio molto interessante di come la comunità scientifica europee possa essere davvero aperta al mondo. E anche un esempio di come la Commissione europea possa compiere azioni concrete per alleviare la crisi in corso”, commenta il commissario europeo alla Ricerca, Carlos Moedas. Grazie a questa iniziativa, è convinto il commissario, “l’Ue guadagnerà una grande varietà di nuove visioni per la nostra ricerca, facendo allo stesso tempo passi concreti nel fornire opportunità significative ad una comunità molto talentuosa ma molto svantaggiata”.