Bruxelles – Dopo mesi di difficili negoziati tra le fazioni rivali, le delegazioni libiche hanno raggiunto l’intesa per un possibile governo di unità nazionale. La proposta, ora passa al vaglio di Tobruk e Tripoli. Ad annunciare il passo decisivo verso il raggiungimento di una stabilità politica in Libia è stato nella notte l’inviato speciale delle Nazioni Unite, Bernanrdino Leon, dopo l’ultimo round di negoziati in Marocco. Il 55enne Fayez Sarraj, della Camera dei Rappresentanti di Tobruk, il governo riconosciuto a livello internazionale, è il candidato proposto per la carica di premier. I vice saranno tre in rappresentanza delle regioni orientale, occidentale e meridionale della Libia. “Speriamo che questa lista di nomi possa avere il sostegno di tutti i libici”, ha detto Leon, sottolineando “il coraggio, la generosità e la creatività da parte di tutti i partecipanti al dialogo libico”. La Libia “è un grande Paese e questo accordo può funzionare”, si è detto convinto l’inviato speciale Onu.
Ma l’approvazione dell’accordo da parte dei due parlamenti libici, non è scontata. Abdulsalam Bilashahir, del Congresso generale nazionale di Tripoli, ha già detto chiaramente alla Bbc che “noi non siamo parte di questo governo” che “non significa nulla per noi” perché “non siamo stati consultati”. Ma anche secondo Ibrahim Alzaghiat, politico della Camera dei Rappresentanti di Tobruk intervistato dalla stessa Bbc, “la scelta di Leon è stata poco saggia” perché “la proposta di questo governo porterà alla divisione della Libia”. Insomma ancora tutto resta da vedere ma a livello internazionale c’è soddisfazione per quello che appare comunque come un primo passo avanti.
“Dopo mesi di disordini e incertezza”, il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon “invita i libici a non sprecare questa opportunità”. “Soddisfazione per il risultato conseguito nella notte dalle delegazioni delle formazioni libiche”, viene espressa anche dal ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. Per il capo della diplomazia italiana, si tratta di “un importante tappa del percorso verso l’auspicabile creazione di un governo di unità nazionale” ma “ora è fondamentale che tutte le parti approvino l’intesa raggiunta questa notte e procedano alla firma dell’accordo”
Quello compiuto sotto la guida di Leon è “un importante passo verso la conclusione dei difficili negoziati degli ultimi mesi”, sottolinea anche l’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini. “L’Unione europea – assicura – supporta pienamente il testo finale” ed è pronta a fornire “un immediato e sostanziale sostegno politico e finanziario (da 100 milioni di euro) al nuovo governo”. Per Mogherini, “date le sfide che la Libia sta affrontando, non c’è tempo da perdere nella formazione di un governo di unità nazionale così che questo possa cominciare a lavorare a beneficio di tutti i cittadini libici”. Per questo l’Ue, chiarisce Mogherini “si aspetta che le parti libiche appoggino l’accordo che rispetta le aspirazioni del popolo libico di intraprendere un cammino di pace e prosperità”. Sostegno all’accordo arriva anche dal presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk che dichiara: “La Libia ha troppe poche opportunità per la pace, incoraggio fortemente tutte le parti a non sprecare quella offerta da Bernardino Leon”.