Bruxelles – È sempre più forte il fronte favorevole all’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. In vista del referendum tre importanti finanziatori del Partito Conservatore, del Labour e dell’Ukip, tutti euroscettici, hanno unito le forze annunciando la costituzione di un nuovo gruppo, denominato ‘Leave Vote’. Si tratta del milionario Peter Cruddas, maggiore donatore dei Tories, del banchiere John Mills, principale finanziatore privato del partito Laburista e di Stuart Wheeler, ex tesoriere dello Ukip. Insieme sarebbero pronti ad impiegare per la campagna a favore della Brexit circa 20 milioni di sterline, l’equivalente della metà dei soldi spesi dal partito Conservatore per la campagna elettorale dello scorso maggio.
Ma al gruppo non manca nemmeno l’appoggio politico. Hanno già assicurato il loro sostegno il conservatore Lord Nigel Lawson, cancelliere dello Scacchiere nel governo Tatcher dal 1983 al 1989, la laburista Kate Hoey, ministro dello Sport nei governi di Tony Blair, e l’indipendesta Ukip David Carswell, oppositore interno di Nigel Farage. “Take control”, prendere il controllo: è questo lo slogan del nuovo gruppo. L’obiettivo dichiarato è “impedire che l’Ue abbia il controllo sulle nostre vite”.
L’annuncio dell’iniziativa è stato accolto con entusiasmo dal conservatore Daily Telegraph, che sposando la linea del gruppo titola:”È tempo di rimettere la Gran Bretagna al primo posto”; e con preoccupazione dall’europeista Independent, che evoca “il potere” dei soldi e si domanda allarmato se il Regno Unito non si stia davvero “dirigendo verso l’uscita” dall’Europa. Gli ultimi sondaggi danno il fronte del no testa a testa con quello del sì, anche se il grosso del mondo del business britannico si oppone apertamente all’uscita dall’Ue. Mentre il populista Daily Express azzarda oggi addirittura un 53% di voti potenzialmente favorevoli al divorzio dall’Europa.
Intanto il premier David Cameron continua la battaglia per tentare di rinegoziare i termini dell’adesione di Londra all’Unione europea. Giovedì ne parlerà direttamente con il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker nel corso di un pranzo prima dell’inizio del Consiglio europeo.