Bruxelles – L’atteggiamento russo sul teatro siriano preoccupa i Paesi membri dela Nato. Non lo nasconde il ministro della Difesa italiano, Roberta Pinotti, oggi a Bruxelles per la ministeriale dell’Alleanza Atlantica. È “un punto aperto su cui è stata rilevata la preoccupazione” da parte di alcuni Stati e “sentita la volontà da parte degli Stati Uniti di provare a trovare un luogo dove avere un dialogo strategico per il futuro, spiega il ministro. “Oggi – ammette – la situazione è di mancanza di dialogo ed è un problema”.
Pinotti torna anche sull’ipotesi di bombardamenti italiani in Iraq. È vero, al nostro Paese “è stato chiesto un impegno più forte” nella coalizione anti-Isis, spiega, ma ora l’Italia “valuterà la proposta” per decidere se passare alla pratica armando i quattro Tornado schierati nella coalizione. Nonostante alcune valutazioni provenienti dall’Iraq, che vedrebbero di buon occhio un maggior coinvolgimento italiano in loco, secondo Pinotti “c’è bisogno di un quadro chiaro sia della situazione sul terreno che dell’entità dell’impegno italiano nei vari teatri bellici, ovvero in Libano, nei Balcani, nel Mediterraneo, in Afghanistan e nella coalizione anti-Isis”.
Il ministro ha parlato anche di Afghanistan, precisando che non è ancora il momento, per l’Italia, di prendere decisioni in merito al suo coinvolgimento futuro. L’Italia, ha spiegato, “attenderà il rapporto che verrà fatto da Resolute Support”, la missione Nato in Afghanistan, “nonostante alcuni Paesi, dopo il ripiegamento delle truppe Nato e un’offensiva talebana a Kunduz abbiano già dato la loro disponibilità per mantenere la missione”. I paesi dell’Alleanza atlantica, anticipa il ministro, “si sono dati un appuntamento per riparlarne a breve”.