Bruxelles – Il Parlamento europeo ha approvato la direttiva sulle nuove regole per i pagamenti online che dovrebbe consentire di tagliare i costi, permettendo a nuovi operatori del mercato di offrire questi servizi. Le nuove regole, approvate con 578 voti favorevoli, 29 voti contrari e 52 astensioni mirano anche a rendere i pagamenti online più sicuri, stabilendo norme sulla privacy e sulla responsabilità per tutti i prestatori di servizi di pagamento online. Il testo è già stato concordato con il Consiglio Ue e ora si attende solo l’approvazione definitiva degli Stati.
Tajani: “Risultato importante” – Per il relatore del provvedimento per l’Aula, Antonio Tajani (Ppe) le nuove regole sui pagamenti “rappresentano un importante risultato che inciderà nella vita quotidiana dei cittadini europei, si tradurranno in risparmi e più sicurezza per cittadini e imprese”. Il mercato europeo dei sistemi di pagamento “è ancora troppo frammentato e caro. Le nuove regole permetteranno di abbassare i costi e instaurare condizioni di pari concorrenza tra gli operatori”, ha dichiarato il primo vicepresidente del Parlamento secondo cui i principali beneficiari “saranno i consumatori, che godranno di costi ridotti, di una scelta più ampia tra servizi e di una maggiore certezza del diritto”, e riceveranno “informazioni gratuite sulle transazioni effettuate e avranno diritto a un rimborso incondizionato in caso di frodi e pagamenti non autorizzati”. Secondo le stime di Bruxelles la frammentazione del mercato dei servizi di pagamento ha costi pari a 130 miliardi l’anno, ovvero oltre l’1% del Pil comunitario.
L’apertura del mercato – Con le nuove regole l’utente che utilizza un conto online avrà il diritto di utilizzare un software di pagamento realizzato da parti terze autorizzate, e non solo dagli istituti finanziari dunque, e di poter effettuare pagamenti attraverso i servizi di tali fornitori. In questo modo i consumatori che sono sprovvisti di carte di credito o di debito potranno autorizzare nuovi operatori di mercato, come Sofort in Germania, Trustly nei Paesi scandinavi o Ideal nei Paesi Bassi, a utilizzare i loro dati bancari per effettuare pagamenti dai loro conti. Costi aggiuntivi per l’utilizzo degli strumenti di pagamento, come le carte di credito e di debito, per il quale gli oneri amministrativi per l'”interscambio” tra banche sono già regolamentate, saranno vietati.
Sicurezza – Per quanto riguarda la sicurezza i fornitori dei servizi di pagamento, saranno tenuti a garantire l’autenticazione sicura degli utenti e ridurre il rischio di frode, nonché il fatto che i dati personali di un utente passino attraverso canali sicuri e che siano condivisi solo con il consenso dell’utente.
Rimborsi per frodi – Nel caso di pagamento non autorizzato compiuto dal suo conto, il titolare non dovrebbe perdere più di 50 euro se lo strumento di pagamento è stato perso o rubato, ovvero se ci sia stata un’appropriazione indebita. Un fornitore di servizi che non riesce a evitare una tale frode dopo la notifica di una perdita o non richiede un’autenticazione forte del cliente quando necessario, potrebbe essere ritenuto responsabile delle perdite dei propri clienti e avere il dovere di porre rimedio al danno finanziario.
Hill: “Passo avanti verso mercato unico digitale” – Nel felicitarsi per l’approvazione del testo, che era stato proposto dall’esecutivo nel luglio 2013, il commissario alla Stabilità finanziaria, Jonathan Hill, ha dichiarato che “i consumatori europei vogliono sapere che i loro pagamenti avvengano in maniera sicura quando fanno shopping o acquisti online. La nuova direttiva assicurerà che i pagamenti elettronici siano più sicuri e convenienti. Questa legislazione è un passo avanti verso il mercato unico digitale e ne beneficeranno consumatori e imprese, aiutando l’economia a crescere”.