Bruxelles – Insegnare in Europa sembra essere considerato un lavoro da donne. Degli 8,3 milioni di persone che nel 2013 hanno svolto questa professione, ben 5,8 milioni, e cioè il 70%, erano donne. Le maestre sono largamente predominanti nelle prime fasi educative: sono il 95% alle scuole materne e l’85% alle elementari. In compenso all’università, la maggior parte dei professori sono uomini (59%).
E’ quanto emerge dai dati pubblicati oggi da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Ue, in vista della festa mondiale degli insegnanti, che verrà festeggiata come ogni anno il 5 ottobre. I dati hanno evidenziato come la presenza più alta di educatrici donne, si possa trovare in Estonia (88,2%), Lettonia (83,2%) e Lituania (81,2%), mentre Spagna e Grecia si posizionano agli ultimi posti di questa classifica, con una percentuale al di sotto del 65%.
La predominanza di maestre è nettissima alla scuola materna, dove le donne sono il 95%. Solo Francia (83%), Olanda (86,6%) e Regno Unito (90%) si trovano al di sotto di questa percentuale, mentre Bulgaria, Repubblica Ceca, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Romania e Slovacchia superano il 99% di educatrici nelle scuole pre-primarie all’interno del proprio territorio. Una situazione assai simile si verifica alle elementari, anche in questo caso il numero di donne che ricoprono il ruolo di docente è molto alto, l’85%. Le eccezioni si trovano in Italia, Lettonia, Repubblica Ceca, Ungheria e Slovenia, Paesi che superano la soglia del 97%, mentre Spagna, Grecia, Lussemburgo e Svezia, si trovano al di sotto della media, non oltrepassando il muro del 77%.
Nelle scuole secondarie (medie e liceo), le professoresse rappresentano il 64% degli insegnanti, bilanciando la sproporzione delle prime fasi del processo educativo. Solo all’università, l’insegnante uomo diventa predominante: le docenti nel mondo dell’istruzione terziaria sono il 41%. Fanno eccezione Lettonia Lituania e Finlandia, dove la maggior parte dei professori sono anche in questo caso donne.
Un’ultima curiosità registrata dai dati Eurostat riguarda l’Italia. Il nostro è di gran lunga il Paese in cui gli insegnanti sono più anziani: ben il 61,9% dei professori ha raggiunto o superato i 50 anni, contro una media europea di insegnanti oltre la cinquantina del 35,9%. Nella classifica degli insegnanti più vecchi, in seconda posizione ma ben distaccata, la Bulgaria con il 47,7% di ultracinquantenni. Seguono Estonia, Lituania e Svezia.
Il 61,9% degli insegnanti ha raggiunto o superato il traguardo dei 50 anni.