Roma – “Non ho mai visto un tale egoismo nazionale e mancanza di solidarietà come nell’attuale crisi dei profughi”. Franco Frattini, ex vice presidente della Commissione europea, attuale presidente della Sioi (Società italiana per l’organizzazione internazionale), critica duramente il comportamento dei Paesi membri che hanno opposto resistenze all’adozione di una politica comune sull’immigrazione. Di fronte all’emergenza, prosegue l’ex ministro degli Esteri, la Serbia ha “mostrato un approccio più europeo di alcuni Stati membri dell’Unione”.
Secondo Frattini, intervenuto nella capitale ex jugoslava al Forum internazionale sulla sicurezza, bisogna “superare gli egoismi nazionali” perché “solo insieme” è possibile risolvere i problemi. In altre parole, “solo un’Unione politica può fare la differenza”, spiega.
Non è casuale il riferimento all’integrazione. La sua visita, infatti ha anche l’obiettivo di fare il punto sul percorso di adesione della Serbia all’Ue in veste di consulente del governo di Belgrado. Per questo ha incontrato il ministro per l’integrazione europea Jadranka Joksimovic degli e quello Interni Nebojsa Stefanovic.
Dal colloquio con la prima ha registrato i progressi compiuti sul piano delle riforme necessarie ad avvicinare la Serbia all’Ue. Il secondo ha illustrato Frattini l’avanzamento dei lavori sul capitolo 24, quello relativo a giustizia e sicurezza, spiegando di avere già pronto il Piano d’azione. Il documento verrà presentato alle istituzioni europee subito dopo l’approvazione da parte dell’esecutivo, ha spiegato indicando tempi molto brevi.
Il ministro intende bruciare le tappe. Per questo, ha dichiarato, il suo dicastero sta agendo come se il Piano fosse già stato approvato, e entro fine anno verranno adottate già una serie di misure previste. A questo proposito ha inviato a Bruxelles una bozza della nuova legge sulle forze di polizia per avere il parere della Commissione europea.
Secondo Stefanovic, l’impegno degli Interni sul capitolo 24 dimostra la volontà di “attuare tutti gli standard Ue per contribuire alla sicurezza dei cittadini, al di là della data formale di inizio dei negoziati”. Al termine dell’incontro, Frattini e il ministro hanno concordato che il confronto sui capitoli negoziali potrebbe partire già nei prossimi mesi, visto lo stato di avanzamento delle riforme in Serbia.