Bruxelles – Per evitare altri scandali Volkswagen Italia e Francia chiedono di accelerare l’entrata in vigore dei nuovi test su strada per monitorare le emissioni delle auto da immettere sul mercato. “C’è rischio di un danno alla reputazione dell’industria europea e per evitare una crisi del settore abbiamo già avviato un’indagine e una campagna di controllo che riguarderà vari modelli di varie aziende”, ha dichiarato il sottosegretario agli Affari europei, Sandro Gozi, parlando a margine del Consiglio informale Competitività in Lussemburgo. Gozi ha affermato che il nostro Paese insieme a Parigi durante la riunione ha chiesto di “procedere molto rapidamente nell’introduzione della Real drive emissions”, i nuovi test su strada che dovrebbero evitare contraffazioni come quella scoperta negli Usa ad opera della casa automobilistica tedesca, modificando la regolamentazione esistente. “C’è la volontà di andare avanti rapidamente”, ha spiegato, “anche prima dei termini del 2017”, quando i nuovi test dovrebbero diventare vincolanti. “Ma oggi era una discussione informale quindi non sono state prese decisioni”, ha precisato il sottosegretario.
Gozi ha sottolineato lo sforzo fatto dall’Italia e da altri Paesi per raggiungere un compromesso su una questione delicata come quella delle emissioni, e ha chiesto reciprocità. Le regole sulle emissioni di C02, ha affermato, “sono state sviluppate tenendo conto di interessi, posizioni e sensibilità dei più forti produttori d’Europa. È stato fatto uno sforzo di compromesso”, ed “è stato difficile arrivare ad accordo”. Per questo, ha continuato “ho chiesto che la stessa sensibilità venga mostrata in altri negoziati”, come ad esempio quello per la tutela del Made In che “non può essere bloccato perché non c’è un accordo che soddisfi tutti su tutto al 100%”. Per il sottosegretario l’Europa “deve fare uno sforzo di comprensione reciproca”.