Bruxelles – L’Italia ha aderito al brevetto unitario e diventa così il 26esimo membro della cooperazione rafforzata sulla tutela dei diritti di sfruttamento di un’invenzione. Per il progetto si tratta di un importante passo avanti in quanto il nostro Paese è il quarto mercato più grande in Europa in termini di convalida dei brevetti. Secondo la Commissione “questa decisione renderà il brevetto unitario ancora più attraente per le imprese e gli inventori che saranno in grado di utilizzare la procedura unica per la registrazione dei brevetti in tutti i paesi partecipanti”, si legge in un comunicato. Grazie al brevetto unitario, continua la nota, “il divario tra il costo della tutela brevettuale in Europa rispetto agli Stati Uniti, il Giappone e altri paesi terzi sarà ridotto”.
Domani a Lussemburgo si procederà con la cerimonia della firma per la Corte europea dei brevetti, finora ratificata da 8 Stati membri (Austria, Francia, Belgio, Svezia, Danimarca, Malta, Lussemburgo e Portogallo) e su cui la Commissione invita gli altri Paesi, Italia inclusa, che ancora non l’hanno fatto ad avanzare.
Il brevetto unitario non è ancora entrato in vigore, ma quando lo sarà permetterà alle imprese europee di ottenere direttamente protezione per le loro invenzioni in tutti i Paesi partecipanti.