Bruxelles – Subito l’erogazione di oltre 800 milioni di euro per l’anno in corso, poi altri 900 per il 2016. Dopo la definizione delle azioni prioritarie da adottare entro i prossimi sei mesi, la Commissione europea procede spedita con le prime proposte economiche: in tutto 1,7 miliardi di euro in due anni.
Degli 801,3 milioni del 2015, 100 milioni di euro saranno utilizzati per rafforzare il Fondo Asilo, migrazione e integrazione e il Fondo Sicurezza interna per gli aiuti di emergenza agli Stati membri dell’Ue maggiormente colpiti. 1,3 milioni di euro serviranno invece a consentire nuove assunzioni nelle tre agenzie competenti dell’Ue che sostengono Italia e Grecia nella creazione dei centri di registrazione per i migranti in arrivo. Per il 2015, Frontex potrà avvalersi di 60 persone in più, l’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo (Easo) di 30, così come l’Europol. Altri 300 milioni di euro saranno impiegati per rafforzare lo strumento europeo di vicinato, consentire un aumento del Fondo fiduciario regionale dell’Ue in risposta alla crisi siriana e fornire assistenza ai paesi terzi che accolgono rifugiati provenienti dalla Siria. Insieme con gli ulteriori 200 milioni di euro riassegnati, il finanziamento totale per il Fondo fiduciario per la Siria ammonterà a oltre 500 milioni di euro. Altrettanto dovrebbero metterci gli Stati membri per un totale di almeno 1 miliardo di euro. 200 milioni di euro infine sono destinati a fornire risorse immediate per rispondere alle esigenze dell’UNHCR, del Programma alimentare mondiale e di altre organizzazioni competenti al fine di fornire un aiuto immediato ai rifugiati.
L’Ue sta già mobilitando anche 1 miliardo di euro per la Turchia e 17 milioni di euro per la Serbia e l’ex Repubblica jugoslava di Macedonia al fine di aiutare i nostri vicini a far fronte alla sfida migratoria. Il Fondo fiduciario di emergenza per l’Africa, con un contributo iniziale di capitale per1,8 miliardi di euro dalle risorse finanziarie dell’Ue, dovrebbe inoltre ricevere contributi di pari importo dagli Stati membri.
“Da tempo la Commissione si adopera per dare una risposta europea coerente e coordinata alle questione dei rifugiati e della migrazione. Abbiamo fatto molto in poco tempo. Continueremo a lavorare instancabilmente per trovare soluzioni europee comuni”, commenta il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker. “Abbiamo agito rapidamente per orientare le nostre risorse alle priorità, raddoppiando i fondi dell’Ue disponibili a favore dei rifugiati e delle comunità che li accolgono”, sottolinea la commissaria al Budget, Kristalina Georgieva, secondo cui “stiamo utilizzando il bilancio dell’Ue in maniera rapida e flessibile per far fronte a questa crisi”.
Ma da dove verranno presi questi fondi? Gli 801,3 milioni di euro per il 2015 saranno finanziati in parte con una proposta di progetto di bilancio rettificativo per il 2015 da 401,3 milioni. Di questi la Commissione propone 330,7 milioni di euro d’impegni supplementari da parte degli Stati membri (che saranno fatti nel 2015 ma pagati nel 2016), mentre gli altri 70,6 milioni arriverebbero dalla riassegnazione di questi fondi da altri programmi. Ulteriori 400 milioni di euro sono fondi inizialmente previsti per gli aiuti umanitari e finanziamenti destinati alla politica europea di vicinato. La seconda serie di proposte per i rimanenti 900 milioni di euro per il 2016 sarà inclusa in una modifica del progetto di bilancio 2016 nell’ottobre 2015. I capi di Stato e di governo nel corso del vertice straordinario della scorsa settimana si sono impegnati a stanziare una somma corrispondente e la Commissione confida ora nell’adozione rapida di tali misure.