Bruxelles – I negoziati tra gli Stati Uniti e l’Europa per il trattato di libero scambio Ttip si stanno svolgendo “in una mancanza totale di trasparenza e in una grande opacità che pone un problema democratico”. È la dura accusa lanciata del segretario di Stato al Commercio estero della Francia, Matthias Fekl, che intervistato dal quotidiano Sud Ouest ha dichiarato che i negoziati in corso “o non avanzano, o quando lo fanno è nella direzione sbagliata”, e perciò “la Francia tiene aperte tutte le opzioni, compresa l’interruzione pura e semplice dei negoziati”. “Se non cambia niente questo mostrerebbe che non c’è la volontà di arrivare a dei negoziati che portino a un beneficio reciproco”, ha affermato Fekl denunciando che sul Ttip “i deputati statunitensi hanno accesso a un numero di documenti molto maggiore rispetto ai parlamentari europei”, che a suo avviso invece “dovrebbero avere accesso ai documenti non solo in stanze sicure dell’ambasciata americana come è successo finora”.
“C’è troppa asimmetria e non abbastanza reciprocità”, attacca ancora il segretario di Stato che sottolinea come per raggiungere un accordo sul Ttip l’Europa abbia “moltipllicato le sue concessioni, in tutti i campi, mentre non ha ricevuto dalla controparte alcuna offerta seria, né per l’accesso ai mercati pubblici, né a quelli agricoli e agroalimentari che restano fermi”. Non solo, aggiunge Fekl, “non ci sembra che gli statunitensi stiano tenendo in conto nostri desideri sui servizi o sul problema dei tribunali arbitrali privati”, gli Isds, al centro di forti critiche in Europa, tanto che la Commissione ne ha proposto una versione riformata.
“Prendiamo nota di queste dichiarazioni, e possiamo dire che se non ci sono progressi nei negoziati non c’è niente da bloccare”, ha affermato il portavoce della Commissione europea Daniel Rosario secondo cui “la Commissione resta pronta a fare avanzare i negoziati in base alla volontà degli Stati membri che sono al corrente di tutti gli sviluppi”.