Bruxelles – L’Unione europea è soddisfatta per l’ “Agenda 2030″ sullo sviluppo sostenibile varata oggi dall’Onu. Il programma, che si basa sugli Osm, gli obiettivi di sviluppo di fine millennio, adottati nel 2000, si focalizzerà su 17 punti chiave e 169 target associati, affrontando tematiche di vario genere, tra cui la riduzione della povertà e l’inuguaglianza, la salute e l’alimentazione, la crescita delle infrastrutture, la gestione sostenibile di risorse naturali e svilupperà una partnership globale per l’innovazione e la ricerca. Il programma d’azione prevederà la mobilitazione di ogni paese e l’utilizzo delle proprie risorse interne affinché gli scopi stabiliti possano essere realizzati. E’ stato definito per questo motivo, dall’Onu, il primo accordo globale che stabilisce un piano d’azione universale.
L’Ue giocherà un ruolo decisivo nella realizzazione dell’Agenda 2030, ha dichiarato il Vice presidente della Commissione europea Frans Timmermans, le istituzioni europee indirizzeranno il proprio aiuto ai paesi che hanno bisogno di un maggiore sostegno economico. Ci saranno investimenti nell’ambito delle infrastrutture, dell’energia e verrà garantito supporto finanziario alle Smes, le piccole e medie imprese.
Timmermans ha inoltre affermato l’importanza di questo avvenimento storico: ” E’ decisamente un passo significativo per l’azione globale verso lo sviluppo sostenibile”, aggiungendo come l’Agenda 2030 sia l’occasione per collaborare verso uno scopo unico: “Il risultato sarà un obiettivo epocale che unirà gli interessi comuni del mondo intero verso un futuro più sostenibile”.
Michael Elliott, presidente e di One, l’organizzazione globale contro la povertà e le malattie prevenibili, sostiene che il documento approvato dall’Onu “è la più grande promessa dopo l’accordo mondiale stipulato in seguito alla seconda guerra mondiale; i leader hanno il dovere di comunicare gli obiettivi dell’Agenda 2030 ai propri cittadini e assicurarsi che le promesse stabilite, vengano mantenute”.