Bruxelles – Lo scandalo della Volkswagen ha portato alla luce quanto siano fallaci al momento i controlli sulle emissioni delle auto. La casa automobilistica tedesca ha truccato i test di omologazione per i veicoli diesel negli Usa, e a quanto pare in Europa potrebbe non essere l’unica azienda a utilizzare sotterfugi del genere, indagini sono in corso al momento anche in Italia, Francia e Germania. Il problema della manipolazione dei testi di laboratorio non è certo sconosciuto a Bruxelles, il Parlamento Ue che da tempo chiede di rendere obbligatori nuovi e più moderni controlli e la stessa Commissione già nel 2010 aveva individuato diverse falle nel sistema. Ma al momento chi è responsabile dei test per le omologazioni delle auto? Come funzionano? E cosa sta facendo l’Europa per assicurare che in futuro non avvengano più episodi del genere?
Come si stabiliscono le emissioni di un’auto? – Attualmente le emissioni di ossidi di azoto (Nox), tra i principali inquinanti dell’aria emessi dalla combustione nei motori diesel, sono misurate attraverso dei test di laboratorio denominati Necd, che però non sono capaci di quantificare le emissioni di veicoli in condizioni di guida normali, e la differenza dei due valori sembra possa essere anche superiori al 30%. La Commissione sta lavorando per sviluppare dei nuovi test, i Real Driving emissions (Rde), che dovrebbero sostituire gli attuali test di laboratorio e valutare il livello delle emissioni dei veicoli sulle strade.
Quali sono i limiti di emissione? – In Europa i limiti per le le emissioni di ossidi di azoto (Nox) sono fissate a 80mg per chilometro. Il limite è più basso negli Usa dove si ferma a 50mg.
Quando entreranno in vigore i nuovi test? – La nuova procedura Rde affiancherà ai test di laboratorio anche delle prove in condizioni di guida reali. Le emissioni inquinanti verranno misurate con un sistema portatile (Pems) che sarà attaccato all’automobile. Questo dovrebbe ridurre moltissimo la differenza tra i risultati di laboratorio e le reali emissioni con guida nel mondo reale. La nuova procedura è stata votata nel maggio 2015 dal comitato di regolamentazione (Comitato tecnico per veicoli a motore, CTVM), dove sono rappresentati tutti gli Stati membri, e entrerà in vigore nel gennaio 2016. Inizialmente però sarà utilizzata solo a fini di monitoraggio, e i suoi risultati non avranno implicazioni sui certificati di conformità. La Commissione puunta a rendere i nuovi test vincolanti a partire dall’autunno 2017.
Chi è responsabile dei controlli? – La sorveglianza e il controllo del rispetto della normativa di omologazione dei veicoli è di competenza degli Stati membri in cui vengono prodotti. Alt Paesi in cui le auto sono vendute possono fare dei controlli a loro volta e in caso riscontrino delle irregolarità possono chiedere allo Stato che ha concesso l’omologazione di intervenire.
Chi impone sanzioni, e di che tipo, alle aziende che compiono frodi? – È sempre compito degli Stati membri di imporre multe a chi viola la regolamentazione europea, nello specifico dello Stato in cui sono stati fatti i test di laboratorio per omologare la vettura. La punizione può andare da una multa al ritiro del certificato di approvazione, con il conseguente ritiro del veicolo dal mercato fin quando la produzione non torna nei livelli imposti dalle regole. Le auto già vendute possono però continuare a circolare.