Bruxelles – Il servizio UberPop se la vede brutta anche in Belgio. Il tribunale del commercio di Bruxelles lo ha dichiarato illegale e ha ordinato al servizio di trasporto automobilistico privato che mette in contatto diretto passeggeri e autisti attraverso una semplice app di mettersi in regola con la legislazione belga entro 21 giorni. Altrimenti ci sarà da pagare una multa di 10mila euro per ogni infrazione, fino ad un massimo di un milione di euro. Una decisione contro cui la società californiana ha già annunciato di volere presentare ricorso.
La giustizia belga aveva già ordinato a Uber di cessare le attività nell’aprile 2014, ma la società aveva fatto appello contro la decisione e mantenuto attiva la app UberPop fino ad oggi. Ad aumentare i guai adesso arriva un nuovo giudizio, pronunciato in seguito ad una denuncia per concorrenza sleale presentata dalla società dei Taxis Verts, una delle più importanti del settore a Bruxelles.
Una decisione “negativa per Uber” ma anche per “i nostri conduttori e decine di migliaia di persone che hanno fatto affidamento su Uber per circolare a Bruxelles in maniera sicura ed economica”, reagisce in un comunicato Filip Nuytemans, rappresentante di Uber in Belgio, annunciando: “Esamineremo in dettaglio tutte le implicazioni di questa decisione”.
Il gruppo americano si è stabilito a Bruxelles a partire dal 2014, diventando immediatamente oggetto di forti proteste da parte dei taxisti locali che denunciano una concorrenza sleale, visto che gli autisti di Uber non devono sottostare alle loro stesse regole di sicurezza né alla stessa tassazione. Anche lo scorso 16 settembre i taxisti ufficiali hanno paralizzato Bruxelles in una protesta anti-Uber a cui si sono uniti colleghi da tutta Europa.