Bruxelles – In Europa solo 5 Stati membri applicano appieno le normative sul diritto di Asilo, per questo la Commissione ha deciso di aprire 40 procedure di infrazione. Anche l’Italia nella lista dei cattivi ma con due richiami minori, solo due lettera amministrative per chiedere chiarimenti sul recepimento della direttiva rimpatri e sul sistema Eurodac, il database delle impronte digitali. Gli Stati che invece non hanno ricevuto alcun tipo di richiamo sono Croazia, Finlandia, Olanda, Portogallo e Slovacchia.
Il primo vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans, ha affermato che l’esecutivo “si muoverà in maniera decisa”, perché “solo 5 Stati membri hanno recepito e applicato normativa asilo”, mentre “il sistema di Dublino deve funzionare ed essere applicato da tutti”. “Una delle ragioni del non funzionamento del sistema di Asilo è che gli Stati non lo applicano”, ha denunciato Timmermans, secondo cui “bisogna fare meglio prendendo le impronte nelle prime ore di arrivo, capire chi va rimpatriato” e nello stesso tempo “rafforzare gli sforzi nazionali”, con l’obiettivo di “creare una guardia costiera europea”. Per il braccio destro di Jean-Claude Juncker “solidarietà e responsabilità sono due facce della stessa medaglia”, per questo i leader Ue “che nel Consiglio europeo straordinario nel mese di aprile hanno chiesto la trasposizione rapida, piena ed effettiva del sistema europeo comune di asilo per garantire standard europei comuni”, devono dimostrare di “applicare ciò che avevano in precedenza accettato di fare”.