Roma – “Dobbiamo onorare il ‘debito ecologico’ tra Nord e Sud”. È il messaggio che Papa Francesco ha consegnato ai ministri dell’Ambiente dei paesi Ue, ricevuti stamane in Vaticano prima della consueta udienza generale del mercoledì. Il pontefice ha richiamato l’enciclica ‘Laudato si’ pubblicata in estate, dove parlava di ‘debito ecologico’ in relazione “a squilibri commerciali” con ricadute ambientali e “all’uso sproporzionato delle risorse naturali” da parte di alcuni Paesi.
“Dobbiamo onorare questo debito”, ha ammonito Francesco, “limitando in modo importante il consumo di energia non rinnovabile, apportando risorse ai Paesi più bisognosi per promuovere politiche e programmi di sviluppo sostenibile, adottando sistemi di gestione adeguata delle foreste, del trasporto, dei rifiuti, affrontando seriamente il grave problema dello spreco del cibo, favorendo un modello circolare dell’economia, incoraggiando nuovi atteggiamenti e stili di vita”.
Il Vescovo di Roma ha indicato “solidarietà, giustizia e partecipazione” quali principi da seguire. Il primo principio richiede di “mettere in atto strumenti efficaci, capaci di unire la lotta al degrado ambientale con quella alla povertà”, ha spiegato. La giustizia impone di porre fine agli squilibri e al consumo sproporzionato di risorse. Infine, riguardo alla partecipazione, questa va declinata nel “coinvolgimento di tutte le parti in causa, anche quelle che spesso rimangono al margine dei processi decisionali”.
Il papa ha poi esortato i ministri europei perché contribuiscano alla buona riuscita della Conferenza Onu di Parigi sul clima. L’auspicio è che “si arrivi al risultato desiderato”, ha proseguito il pontefice garantendo che, da parte sua “e della Santa sede non mancherà il sostegno per rispondere adeguatamente tanto al grido della Terra quanto al grido dei poveri”.