Bruxelles – La Germania ha deciso di ripristinare i controlli alla frontiera per arginare l’afflusso di rifugiati sospendendo di fatto gli accordi di Schengen. “L’obiettivo di questa misura è quello di limitare l’attuale afflusso in Germania e tornare ad avere procedure di ingresso ordinate”, ha dichiarato il ministro dell’Interno tedesco, Thomas de Maiziere, secondo cui la misura “è urgente e necessaria per ragioni di sicurezza”. De Maiziere ha detto rifugiati “non possono scegliere” in quale Paese per andare a ed ha invitato gli Stati membri dell’Ue a rispettare le regole di Dublino che affermano che i richiedenti asilo devono essere registrati nel paese in cui essi entrano prima del blocco.
“Il ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere tra gli Stati membri è una possibilità eccezionale esplicitamente prevista e regolamentata dal Codice Schengen in caso di una situazione di crisi”, e “la situazione attuale in Germania, a prima vista, sembra essere in linea con le regole”, ha affermato la Commissione europea con un comunicato. “La decisione tedesca sottolinea l’urgenza di concordare le misure proposte dalla Commissione europea al fine di gestire la crisi dei rifugiati”, ha aggiunto l’esecutivo comunitario.
Secondo l’articolo 23 del regolamento di Schengen “in caso di minaccia grave per l’ordine pubblico o la sicurezza interna, uno Stato membro può in via eccezionale ripristinare il controllo di frontiera alle sue frontiere interne per un periodo limitato”.
Riferendosi alla lunghezza possibile del ripristino dei controlli, la portavoce della Commissione, Natasha Bertaud, ha precisato che “per eventi imprevedibili come quello attuale, si inizia con 10 giorni prolungabili di volta in volta di 2 settimane fino a un massimo di due mesi”.
Berlino ieri ha anche sospeso i treni provenienti dall’Austria per 12 ore, ora il movimento dei convogli è regolare ma anche qui sono stati ristabiliti i controlli dei documenti. I controlli alle frontiere hanno causato naturalmente lunghe code in autostrada, circa tre chilometri lungo l’autostrada 8, nei pressi di Bad Reichenhall, e addirittura 6 sull’autostrada 3, verso Passau, si arriva a 6 km di auto incolonnate.
Solo nel fine settimana a Monaco sono arrivati circa 19mila rifugiati, 12mila persone hanno raggiunto la città sabato e circa 7.100 domenica.