Bruxelles – Il parlamento europeo ha nominato i sei candidati in lizza per il Premio Sakharov per la Libertà di Pensiero 2015. Si tratta di Raif Badawi, blogger dell’Arabia Saudita e autore del sito web Free Saudi Liberals, condannato a 10 anni di galera, 1000 frustate e una multa salata per aver insultato i valori islamici sul suo sito. Badawi è stato nominato dal gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D), dai Conservatori e Riformisti Europei (Ecr) e dai Verdi (Greens/EFA).
Ci sono poi i prigionieri politici in Venezuela e l’opposizione democratica venezuelana incarnata dalla Mesa de la Unidad Democràtica (la Tavola dell’Unità Democratica), una coalizione elettorale nata nel 2008 per unificare l’opposizione al partito politico del presidente Hugo Chàvez. Nominati dai Popolari e dai parlamentari Fernando Maura Barandiarán e Dita Charanzová.
Edna Adan Ismail, attivista somala per l’abolizione delle mutilazioni genitali femminili ed ex ministro del governo. E’ direttrice e fondatrice dell’ Edna Adan Maternity Hospital di Hargeisa, in Somalia. Nominata dai Liberali Alde.
Nadiya Savchenko, pilota militare ucraina e membro del Verkhovna Rada e della delegazione ucraina all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, catturata il 18 giugno 2014 e trasferita illegalmente in Russia. Nominata dai Conservatori e Riformisti Europei (Ecr).
E infine tre spie: Edward Snowden, la “gola profonda” che ha lavorato come appaltatore per la National Security Agency (Nsa) rivelando alla stampa dettagli sui programmi di massima sicurezza e sullo spionaggio illegale nei confronti anche di diversi leader illegali, già nominato anche nella scorsa edizione; Antoine Deltour, ex revisore del Price Waterhouse Coopers, che ha rivelato ai giornalisti decisioni fiscali segrete riguardanti aziende multinazionali in Lussemburgo; e Stéphanie Gibaud, che ha scoperto l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro della holding finanziaria svizzera UBS AG. Nominati dalla Sinistra Unitaria Europea Gue
Il Premio Sakharov per la Libertà di Pensiero viene conferito ogni anno dal Parlamento europeo. E’ stato istituito nel 1988 per onorare persone e organizzazioni che difendono i diritti umani e le libertà fondamentali. Lo scorso anno il Premio è stato consegnato a Denis Mukwege.
Le nomine possono essere proposte dai gruppi politici o da almeno 40 parlamentari. Basandosi sulle nomination, la Commissione Affari Esteri e la Commissione Sviluppo votano una lista ristretta di 3 finalisti. In seguito la Conferenza dei Presidenti, composta dal Presidente del Parlamento europeo e dai leader dei gruppi politici, sceglie il vincitore.