Una giornata di caos a Bruxelles con gli agricoltori arrivati da tutta Europa per manifestare sotto i palazzi delle istituzioni comunitarie dove ci sono stati anche violenti scontri con le forze dell’odine che sono state oggetto di lanci di oggetti, bombe carta e uova. Tre agenti sono rimasti feriti. Diverse balle di fieno sono state date alle fiamme creando scompiglio in place Schuman.
Nella capitale belga secondo i dati della questura sono arrivati circa 385 trattori e 5mila manifestanti nel giorno del Consiglio Ue straordinario dei ministri dell’Agricoltura per chiedere risposte urgenti alla crisi della zootecnia. Presente per l’Italia la Coldiretti e Agrinsieme, il coordinamento che riunisce Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari. “Con questa manifestazione vogliamo sostenere le istanze dei produttori italiani in Ue. La situazione della zootecnia sta diventando sempre più insostenibile e gli agricoltori, nonostante i loro sacrifici, non riescono a lasciarsi alle spalle gli effetti della crisi. Da un lato il comparto della carne, che deve fare i conti con la sempre più pressante volatilità dei costi delle materie prime, con la forte dipendenza dall’estero dei ristalli e con i prezzi fermi da troppo tempo a livelli non remunerativi; dall’altro lato il settore lattiero-caseario, con quotazioni all’origine in caduta libera negli ultimi mesi”, ha dichiarato Dino Scanavino, responsabile del coordinamento di Agrinsieme. “La zootecnia perde redditività ogni giorno di più e i prezzi pagati agli allevatori spesso insufficienti anche a coprire i costi produttivi mettono a rischio la sopravvivenza delle aziende”, ha continuato Scanavino che ha puntato il dito anche contro la Pac, la Politica agricola europea, che a suo avviso “ha mostrato negli anni tutti i suoi limiti di efficacia e la crisi russa ha acuito le difficoltà ed è ricaduta sulle spalle degli agricoltori’.
La Commissione dal canto suo oggi ha annunciato un pacchetto di misure da 500milioni di euro in sistegno al settore. “Una risposta forte e decisa che dimostra che la Commissione prende la sua responsabilità nei confronti degli agricoltori molto sul serio”, ha dichiarato il vicepresidente Jyrki Katainen.
Proteste anche al Brennero, dove stamattina si sono riuniti circa duemila agricoltori e allevatori della Coldiretti per manifestare contro “una Europa che chiude le frontiere ai profughi e le spalanca ai traffici di ogni tipo di schifezza alimentare”, si legge in un comunicato della stessa organizzazione. L’associazione di categoria chiede all’Ue di introdurre l’indicazione obbligatoria di provenienza per tutti i prodotti alimentari. In un dossier, presentato in occasione della manifestazione odierna, gli agricoltori denunciano che per effetto della crisi e della “assenza di regole sull’etichettatura e provenienza dei prodotti” sono 172 mila le aziende agricole che sono state costrette a chiudere dal 2007 a oggi. Il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, a Bruxelles per la manifestazione ha condannato le violenze e espresso solidarieta’ e vicinanza alle forze degli ordini per gli scontri “provocati da comportamenti irresponsabili che sono del tutto estranei alla cultura ed ai principi degli agricoltori italiani”.