Roma – “Attendiamo che la Commissione europea formuli ufficialmente le sue proposte” per la gestione comune dei flussi migratori, ma la “sensibilità dimostrata dal presidente Jean Claude Juncker su questo tema” lascia ben sperare. È questa la posizione cauta ma ottimista espressa dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, oggi a Firenze, dopo l’incontro con il suo omologo maltese Joseph Muscat, che dal canto suo ha condiviso il giudizio positivo sull’esecutivo europeo, invitando a “distinguere tra Commissione europea e Europa”. Se alla seconda possono essere imputati tentennamenti, resistenze e ritrosie alla gestione unitaria del tema immigrazione, la prima “ha fatto un buon lavoro in questi mesi”, sostiene Muscat.
L’incontro tra i due capi di governo è servito a ribadire le pressioni di Italia e Malta perché si arrivi a “un piano globale europeo a lungo termine” per l’immigrazione, indica Renzi. Per l’inquilino di Palazzo Chigi una simile strategia deve essere articolata. Deve comprendere “un diritto di asilo europeo e la gestione comune dell’accoglienza”, ma deve prevedere anche un sistema di “rimpatrio europeo” e una comune gestione dei rapporti con i Paesi di provenienza dei migranti, a partire dalla “cooperazione internazionale, gli aiuti allo sviluppo e gli accordi sui rimpatri con quegli stessi paesi”.
Il premier italiano ha poi colto l’occasione per lanciare una stoccata a quei “leaderini, italiani o europei, che pensano di poter chiudere a chiave” le frontiere. Per Renzi è un’idea che non ha spazio “nel mondo globale di oggi”, dove “si possono gestire i flussi migratori ma nessuno può pensare di chiudere completamente le porte”.