Bruxelles – La disoccupazione diminuisce in Italia, con l’Italia che fa registrare i migliori progressi. Secondo i dati Eurostat, a luglio l’indice dei senza lavoro è sceso dello 0,1% nel territorio dell’Unione europea rispetto a giugno, e dello 0,2% nell’Eurozona. Il tasso è adesso rispettivamente de 9,5% e del 10,9%. In termini assoluti nell’Ue si contano tra giugno e luglio 232mila disoccupati in meno (per un totale di 23.067.000 senza lavoro). Di questi, 213mila ha trovato un lavoro nell’Eurozona. Buone notizie anche sul fronte della disoccupazione giovanile: gli under 25 in cerca di un impiego diminuiscono (-0,2% nell’Ue, -0,4% nell’area Euro). In termini assoluti se ne contano 77mila in meno, 68mila dei quali nell’area Euro.
L’Italia è il Paese con gli indici migliori. La disoccupazione generale è scesa dello 0,5%, meglio di Germania (livello invariato), e Francia (qui invece è cresciuta dello 0,1%). Ha creato nuovi 143mila posti di lavoro: nessuno ha fatto meglio. La Germania ha ridotto di 10mila unità i senza lavoro, la Spagna di 57mila. Per quanto riguarda i giovani, il tasso di disoccupazione è sceso del 2,5% (-51mila senza lavoro).
I segnali di ripresa per l’Italia vengono certificati anche dati Istat sul Pil e l’occupazione. La crescita registrata dall’Istituto di statistica segna un +0,3% nel secondo trimestre 2015 rispetto al primo e un +0,7% in relazione al primo semestre 2014. La crescita già acquisita per il 2015 è dello 0,6%. Sul fronte occupazionale, il tasso di disoccupazione è sceso di mezzo punto percentuale, attestandosi al 12%, e contemporaneamente cala del 4,4% il numero di disoccupati. Il dato positivo riguarda anche la fascia di età tra i 15 e i 24 anni, per la quale il tasso di disoccupazione è sceso al 40,5% con un calo di 2,5 punti percentuali.
Dati che per il premier Matteo Renzi sono il segno che “le riforme servono”, come ha scritto su Twitter lo stesso presidente del Consiglio, il quale, in un messaggio video allegato al cinguettio, aggiunge di non accontentarsi perché punta a “un’Italia che sia la guida dell’Europa”. Un obiettivo per il quale “c’è bisogno dell’aiuto di tutti”, continua l’inquilino di Palazzo Chigi, lanciando l’invito a proseguire con maggiore slancio e determinazione nel percorso di riforme.
Alla soddisfazione di Renzi si aggiunge quella espressa, sempre su Twitter, dal ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, il quale evidenzia come la crescita acquisita dello 0,6% per il 2015 è “già vicina” a quella stimata dal governo nel Def (+0,7%) e sottolinea che “con stime ragionevoli e affidabili le finanze pubbliche sono sotto controllo e ci permettono di dare respiro alla ripresa, aggiungendo infine che adesso bisogna “consolidare e accelerare, ma la direzione è giusta”.
Ha collaborato da Roma Domenico Giovinazzo