Bruxelles – I via libera arrivati ieri dai parlamenti di Germania e Paesi Bassi hanno messo l’ultimo sigillo necessario per permettere al piano di salvataggio della Grecia di essere attivato. E proprio ora il premier ellenico Alexis Tsipras lavora alle dimissioni per le elezioni anticipate. Nella serata di ieri, i ministri delle Finanze dell’Eurozona ne hanno ufficializzato l’avvio, mentre la Commissione Ue e il governo ellenico hanno firmato il memorandum contenente le misure che Atene dovrà applicare per poter beneficiare del prestito da 86 miliardi elargito dal Fondo salva Stati, Esm.
Il primo finanziamento da 13 miliardi è già stato trasferito nelle casse del governo greco, che a sua volta ha provveduto a rimborsare alla Bce i 3,2 miliardi di euro dovuti entro il 20 agosto. “L’erogazione di oggi consentirà alla Grecia di soddisfare i suoi obblighi finanziari urgenti – ha spiegato il direttore dell’Esm, Klaus Regling – mi sento sollevato dopo gli intensi negoziati con il governo greco e l’approvazione da parte dei nostri membri”. Il resto dei soldi saranno usati da Atene per rimborsare i 7,16 miliardi del prestito ponte concesso dall’Ue a luglio per evitare che lo Stato finisse in bancarotta. Altri 10 miliardi dovrebbero essere versati a breve dall’Esm per ricapitalizzare le banche elleniche e permettere al governo di annullare i controlli sui capitali, mentre ulteriori 3 miliardi finiranno nelle casse elleniche quando verranno attuate le prossime misure concordate.
Proprio sul terreno delle tempistiche, però, si giocherà ora la partita. Come previsto, una volta incassato il via libera al piano di salvataggio, il primo ministro Alexis Tsipras ha convocato i suoi più stretti consiglieri per decidere le prossime mosse da fare. Secondo il quotidiano Kathimerini, in queste ore Tsipras sta cercando di capire se sia meglio indire nuove elezioni già a settembre o nelle prime settimane di ottobre. Il ministro delle Finanze, Euclides Tsakalotos, ha dichiarato: “Le elezioni, ho sentito dire, si avvicinano”. Frasi molto simili sono state pronunciate anche dal ministro dell’Ambiente, Panos Skourletis, secondo il quale “nessuno può ignorare” che il governo Tsipras abbia perso la maggioranza alle ultime votazioni in Parlamento. Secondo quanto rivelato dalla televisione pubblica greca Ert1, la consultazione popolare potrebbe tenersi il 20 o addirittura il 13 settembre, ma a svelare l’arcano dovrebbe essere lo stesso primo ministro greco, che alle 20 locali (19 in Italia) parlerà alla nazione.
Alexis Tsipras non è il solo a dover affrontare in queste ore le dure critiche dei propri avversari. Dopo l’approvazione al piano di salvataggio avvenuta ieri, il quotidiano tedesco Bild ha attaccato duramente la cancelliera Angela Merkel definendola “codarda”. “86 Miliardi di euro per la Grecia e la cancelliera tace” si legge sul giornale che in queste settimane ha condotto una dura campagna contro la riapertura dei negoziati con Atene e che ha dedicato due pagine della sua edizione odierna ai “coraggiosi” 67 deputati che ieri hanno votato “no” al piano di salvataggio.