Bruxelles – “Dopo sei mesi di difficili negoziati, con molti alti e bassi, finalmente abbiamo un accordo”. Nessuna conferenza stampa. Se ne va senza rispondere a nessuna domanda il ministro delle Finanze greco, Euclid Tsakalotos. Nel pomeriggio era arrivato a Bruxelles prima di tutti i suoi colleghi, quando nemmeno i giornalisti erano ancora appostati all’ingresso della struttura che ospita il summit. Terminato l’Eurogruppo si è ripetuta quasi la stessa scena, ma questa volta i cronisti erano all’uscita ad aspettarlo e lui non ha potuto non rilasciare una breve dichiarazione per comunicare la propria soddisfazione per il risultato raggiunto. “Questo accordo è ciò per il quale molte persone hanno lavorato duramente – ha dichiarato il ministro – ringrazio dal profondo del mio cuore tutti quelli che ci hanno lavorato”. Si tratta di qualcosa “che noi speriamo farà avanzare la Grecia – ha specificato – nel senso che il sistema finanziario sarà molto più stabile da ora in poi. C’è la promessa (da parte dei creditori) di una ricapitalizzazione delle banche senza che i correntisti subiscano alcun bail-in”, che avrebbe comportato il prelievo forzato dai loro conti correnti.
“Il processo d’inversione degli effetti negativi del controllo dei capitali comincerà presto” ha poi assicurato il ministro, secondo il quale l’accordo offre “molte opportunità per il popolo greco, che così potrà riformare il proprio settore pubblico, affrontare il problema della corruzione, dell’evasione fiscale e molte altre riforme strutturali. Allo stesso tempo – ha continuato Tsakalotos – si tratta di un accordo che comporta molti problemi per diversi gruppi sociali. Come affrontare questi problemi dipenderà da come il Governo presenterà le proposte che le istituzioni sono disposte ad ascoltare. Sull’economia in generale verrà presentato un piano di sviluppo a marzo 2016 e allo stesso tempo ci saranno piani ad esempio per gli agricoltori”. “Ogni accordo è buono in base a come lo si mette in pratica – ha poi concluso il ministro – mitigheremo ogni negativa conseguenza che certamente esiste al suo interno”.