Bruxelles – “Il pacchetto di riforme è completo e credibile”. Commissione Ue e Banca centrale europea (Bce) commentano con toni positivi l’accordo tecnico raggiunto con le autorità greche e provano a mettere sotto pressione i ministri dell’Eurozona, che alle 15 si riuniranno a Bruxelles. Il memorandum per il terzo piano di salvataggio di Atene è stato approvato in mattinata dal Parlamento ellenico, così ora la palla tona nel campo dell’Eurogruppo, che dovrà decidere se dare il via libera all’accordo. Se ciò dovesse accadere, l’ultimo vero scoglio da superare per rendere il piano operativo sarebbe il voto di alcuni parlamenti nazionali, fra cui il Bundestag tedesco.
“L’accordo è in linea con la dichiarazione dell’Eurosummit del 13 luglio” hanno assicurato Commissione e Bce in una nota pubblicata nelle prime ore di questa mattina, prima che il Parlamento ellenico approvasse il piano di salvataggio. “I negoziati del Memorandum ad Atene hanno avuto l’obiettivo di trovare un accordo su un pacchetto di riforme completo e credibile” hanno insistito le istituzioni, sottolineando anche la “buona cooperazione delle autorità greche”. Il pacchetto di riforme permetterà ad Atene di “risolvere i restanti squilibri nella sua economia, per tornare su un percorso di crescita sostenibile, mentre affronta in modo risoluto le proprie sfide sociali”, hanno aggiunto. L’intento evidente è quello di rassicurare anche gli Stati meno favorevoli all’approvazione immediata del memorandum, come la Germania, che preferirebbe la strada di un prestito ponte per permettere ai negoziati di continuare. “La credibilità dell’accordo è puntellata da un numero significativo di riforme sincere – hanno certificato Commissione e Bce – tra cui misure importanti per affrontare le sfide strutturali che da tempo l’economia greca deve affrontare, come la raccolta delle tasse, le pensioni, il sistema sanitario, la competitività nel mercato dei prodotti, le professioni e l’energia, che dimostrano l’intenzione del governo greco di normalizzare la situazione nell’economia rapidamente”.
Qualunque sia l’esito dell’Eurogruppo di oggi, è ormai chiaro che il Fondo monetario internazionale non contribuirà in maniera economica al piano di salvataggio, almeno finché il debito greco non verrà ristrutturato. “Nel prossimo periodo, lavoreremo con le autorità greche per sviluppare il loro programma in modo più dettagliato – ha spiegato il capo delegazione Fmi ad Atene, Delia Velculescu – e lavoreremo con i partner europei della Grecia per assumere decisioni su una ristrutturazione del debito che consentirà al debito greco di diventare sostenibile”. “L’Fmi resterà impegnato con il governo greco e i partner europei a fornire assistenza in questo processo – ha specificato l’Fmi – e valuterà la propria partecipazione in ulteriori finanziamenti alla Grecia una volta che saranno prese misure sul programma delle autorità e sulla ristrutturazione del debito”.