Bruxelles – È record di sbarchi di immigrati in Grecia. Solo nel mese di luglio ne son arrivati quasi 50mila, una cifra superiore a quella registrata in tutto il 2014, quando gli sbarchi sono stati 41.700. Sono i dati rilasciati da Frontex, l’agenzia europea per il controllo delle frontiere, secondo cui in tutto, nei primi sette mesi dell’anno, in Grecia sono arrivati circa 135mila migranti, ovvero cinque volte il numero degli arrivi registrati nello stesso periodo dello scorso anno. Le isole greche in cui avvengono la maggior parte degli sbarchi sono Lesbos, Chios, Kos e Samos.
“Il fatto che solo il mese scorso siano arrivati più migranti che in tutto il 2014 sottolinea la necessità per Frontex di assistere la Grecia nell’affrontare questa crisi”, sostiene il vice direttore dell’agenzia, Gil Arias Fernandez, che ha aggiunto: “Due mesi fa avevamo chiesto nuovi contributi per rafforzare Poseidon e le nostre operazioni in Ungheria, ma sfortunatamente non abbiamo ancora ricevuto equipaggiamento e guardie di frontiera sufficienti. Chiedo ai Paesi membri di impegnare più mezzi necessari a Frontex per queste operazioni”. Anche la portavoce della Commissione europea, Natasha Bertaud, ha puntato il dito contro gli Stati membri, rei di non far seguire i fatti alle parole quando si parla di immigrazione. “Abbiamo triplicato i fondi – ha affermato – ma le offerte arrivate dai Paesi per mezzi e personale sono insufficienti. I dati mostrano l’urgenza della situazione. Questo è uno di quei casi in cui ci attendiamo che le parole siano seguite da fatti concreti”.
E l’emergenza sbarchi è un altro problema da affrontare per il governo di Alexis Tsipras, sempre alle prese con la difficile trattativa sul nuovo prestito al Paese. Oggi c’è stata una riunione d’emergenza dell’esecutivo ellenico convocata dopo che il Commissario europeo per le migrazioni e gli affari interni, Dimitris Avramopoulos, ha informato Tsipras che la Grecia sta perdendo più di 500 milioni di euro di finanziamenti dell’Unione europea perché non è riuscita a creare un’agenzia preposta a ricevere e stanziare questi fondi per i progetti di immigrazione e di asilo. “Ora è il momento di vedere se l’Ue è un’Unione basata sulla solidarietà o un’Unione in cui ognuno pensa solo a difendere i proprio confini”, ha dichiarato il premier al termine della riunione. Secondo Tsipras – come riferisce l’edizione online di To Vima – è necessario un coordinamento con la Turchia, in quanto vi sono circa due milioni di rifugiati nel Paese confinante che aspettano di partire verso l’Europa passando per la Grecia. Colloqui analoghi devono essere avviati con le autorità di Siria e Libia.
Avramopoulos, come riferisce l’edizione online di Kathimerini, ha offerto al Paese un acconto pari al 4% del finanziamento totale dovuto per un periodo di sei anni. A questa cifra farà seguito un altro versamento del 3% per coprire le iniziative messe in atto quest’anno.