Bruxelles – In Burkina Faso continua il processo di transizione democratica, e l’Unione europea ha deciso di sostenerlo con uno stanziamento di 60 milioni di euro per contribuire alla stabilità politica, economica e sociale in vista delle elezioni fissate per il prossimo 11 ottobre.
Una sollevazione popolare nello scorso ottobre ha portato alla rimozione dell’ex presidente, Blaise Compaoré, che era da 27 anni al potere e che ora dovrà comparire di fronte all’Alta Corte di Giustizia del Paese per difendersi dall’accusa di alto tradimento. Lo Stato africano al momento è governato da un Comitato nazionale di transizione con alla testa il presidente di transizione Michel Kafando e sotto la tutela dell’esercito. “Confermiamo la nostra fiducia nella condotta della transizione portata avnti dal presidente Kafando e nel suo impoegno a tenere le elezioni alla data prevista”, ha dichiarato il commissario allo Sviluppo Neven Mimica. In tutto per il periodo 2015-2016 l’Unione europea ha promesso un pacchetto di aiuti di 120 milioni di euro. I finanziamenti però verranno completati solo dopo le elezioni e a patto chela transizione, al momento governata dall’esercito, venga conclusa e si instauri un governo costituzionale. Bruxelles invierà anche una missione di osservatori alle elezioni.