Roma – L’accordo raggiunto dai 28 sulla redistribuzione dei richiedenti asilo “va registrato con soddisfazione”. E’ la valutazione che il presidente della repubblica Sergio Mattarella ha spresso nel suo intervento in occasione della cerimonia del ventaglio, l’incontro tradizionale con la stampa parlamentare prima delle vacanze estive. L’intesa, secondo il capo dello Stato, “per essere efficace deve essere seguita da altri passi significativi ed importanti”, perché l’Unione non fa ancora “quello che la sua storia e la sua civiltà richiedono”.
Serve una strategia “lungimirante” e più ampia, che riguardi non solo chi scappa da guerre ma anche i migranti economici, e che deve mirare al sostegno dei Paesi da cui i flussi hanno origine, ha sottolineato Mattarella, aggiungendo che questo “è nell’interesse attuale, immediato e futuro dell’Europa”.
Riguardo alla adesione al piano di redistribuzione, che è su base volontaria, il presidente ha riconosciuto il merito dei “paesi più generosi degli altri”. Ha citato “Svezia, Finlandia e Romania” che “hanno raccolto l’intera quota prevista dall’Ue”. Poi “l’Irlanda, pur esclusa”, che “ha spontaneamente accolto un buon numero di profughi”. Tuttavia, “quelli che hanno accolto i due terzi” dei richiedenti asilo “sono i paesi fondatori – ha rimarcato –, questo dimostra che hanno un ruolo importante”.
L’inquilino del Colle ha affrontato anche temi economici, richiamando l’Europa ad adottare “politiche che devono produrre più sviluppo”. Invita a non ignorare “la sensazione di affievolimento dei vincoli di solidarietà nell’Ue”, percepita come “in affanno e schiacciata dai populismi e da egoismi di presunto ed erroneo interesse nazionale”. Di fronte a questo chiede “coraggio e saggezza” per “promuovere una nuova governance” che affianchi “alle regole comuni istituzioni comuni adeguate e democratiche” per il governo dell’economia, per il quale non possiamo “limitarci alla Banca centrale europea”, ha concluso Mattarella.