Bruxelles – La partecipazione del Fondo monetario internazionale al terzo programma per la Grecia è in forse. Una notizia che farà di certo piacere ad Alexis Tsipras, contrario al suo coinvolgimento sin dall’inizio delle trattative, ma che potrebbe complicare non poco le cose, visto che la Commissione europea, e anche la Germania, ritengono fondamentale il suo supporto.
Secondo quanto scritto dal Financial Times, che avrebbe a avuto accesso a documenti riservati della riunione del board avvenuta ieri (mercoledì), l’alto livello del debito di Atene e il basso livello di riforme portate a termine negli scorsi anni impedirebbe all’organismo internazionale di partecipare, almeno in una prima fase, al nuovo prestito al Paese. Secondo quanto concordato alla riunione, il Fmi parteciperà alle trattative per assicurare che il nuovo bailout da parte dei Paesi dell’Eurozona sia in linea con quanto ha in mente il Fondo, ma al momento non è possibile un suo accordo formale e così la sua partecipazione dovrebbe essere rimandata a una fase 2, quando cioè Atene avrà approvato tutta una serie di riforme e, soprattutto, quando il suo debito verrà ristrutturato. Anche questa un’ottima notizia per la Grecia che così si trova ad avere un forte “alleato” nella battaglia per l’alleggerimento del debito.
Anche la Reuters, già due settimane fa, aveva parlato di una lettera inviata da Wolfgang Schaeuble al presidente della Camera bassa del Bundestag, in cui il ministro delle Finanze chiedeva di appoggiare le trattative per il terzo programma ma in cui informava anche che il Fondo non avrebbe partecipato all’esborso che dovrebbe esserci a metà agosto (se le trattative andranno a buon fine), e che un suo eventuale coinvolgimento sarebbe stato legato al superamento da parte della Grecia della prima revisione del programma prevista per il prossimo autunno, e a una certificazione della sostenibilità del debito.